Folletti italiani? Più di quanti immaginiamo

Folletti italiani? Ne esistono molti di più di quello che immaginiamo. Se vi mettete alla ricerca di queste piccole creature legate al folklore, per quel che riguarda il nostro, rimarrete stupiti dalla varietà presente.

Diverse le varietà di folletti italiani

Dobbiamo dire, allo stesso tempo, però, che quando si parla di folletti italiani spesso si trovano liste dei vari nomi, ma non si entra nello specifico della loro storia. Soprattutto perché, man mano, stanno scomparendo i racconti della tradizione relativi alla loro esistenza.

In alcuni casi basta l’idea del loro aspetto a spaventare. In altri è possibile divertirsi con le storie delle loro gesta. Esempio calzante di ciò che abbiamo detto finora è riscontrabile, rispettivamente, nei Beilhund e nei Bragöla. I primi, originari del Trentino, sono conosciuti per non avere né braccia né gambe. Si racconta che il loro corpo sia molto simile al manico di un’ascia e la testa ricordi una vera e propria scure.

Non è un caso, quindi, che si racconti di come questi folletti italiani amino sostituirsi alle accette dei boscaioli e scappare ridendo quando vengono utilizzati per tagliare la legna. Di solito non sono pericolosi per gli esseri umani, a meno che non vengano molestati. In quel caso hanno il potere di trasformarsi in una vera e propria accetta affilata, capace di rincorrere il proprio nemico.

I Bragöla, invece, sono i folletti italiani che vivono nella valle comasca di Cavarnia. La storia ci racconta che questi piccoli esseri siano caratterizzati da braccia corte, occhi piccoli e scintillanti, e siano ricoperti di peli. Sono creature magiche che vivono in quella parte del giorno che va dal crepuscolo all’alba. Sono conosciuti per essere molto bravi a nascondersi, ma anche per essere molto borbottanti. Non è difficile, quindi, incontrarli (secondo la tradizione) seguendo i bisbigli e i borbottii che emettono di continuo.

Scherzi e particolarità di queste creature

Si divertono con poco, e il loro scherzo preferito ai danni degli esseri umani è quello di lanciarsi addosso a loro improvvisamente. Curiosamente, hanno anche l’abitudine, secondo i racconti popolari, di trasformarsi in palle pelose per lasciarsi scivolare lungo i pendii. Sono folletti che tendono ad aiutare nel lavoro dei campi chi lascia loro un po’ di cibo e la falce e detestano gli uomini meschini. Nonostante la loro gentilezza, hanno però il vizio, per golosità, di rubare latte e castagne se le trovano nelle case.

È evidente che esistono diverse tipologie di folletti italiani, tutte caratterizzate da particolarità interessanti. Tra di loro spiccano anche le Encof, dei folletti notturni dalle sembianze femminili che amerebbero girare di notte nelle campagne per divertirsi con gli esseri umani che hanno la sfortuna di incontrarli. La ragione? Sono in grado di causare incubi terribili a chi dorme. E non sono conosciuti per le loro buone azioni. Avete la canna fumaria ostruita? Si racconta che sia uno dei loro scherzi preferiti.

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