Le sedute per procura e gli studi della SPR II

di Gianni Commenta

Un altro spirito che arrivò fu Mary Catherine Lyttelton, l’amore che Arthur Balfour aveva perso in gioventù. Gli scirtti che arrivavano ai medium erano presumibilmente di queste anime. Erano frammenti di frasi, conversazioni, con citazioni che provenivano da opere latine e greche che solamente due delle medium conoscevano.

Spesso la scrittura automatica delle medium finiva con la firma di Gurney o Myers. Presi singolarmente questi scritti sembravano non avere un significato e per parecchio tempo nessuno pensò che potessero riferirsi tutti e quanti ad un enigma.

Fatto che emerse quando alcuni cominciarono ad investigarci e ne conclusero che dovevano essere stati congegnati da persone che sapevano di cosa parlavano, come ad esempio proprio Myers, Gurney e Sidgwick.

Questo era ritenuto molto probabile perchè Myers da vivo aveva affermato che per confermare meglio e dare prove di vita oltre la morte l’azione di un gruppo sarebbe stata molto più efficace.

C’erano però nelle loro comunicazoni messaggi che andavano ben oltre. In India la signora Fleming produceva scritti firmati da Myers ancora prima che sapesse che succedeva anche in altre città del mondo, ad altre medium.

Un giorno la donna ricevette un messaggio dall’aldilà che le diceva di spedire quella lo scritto ad un indirizzo preciso di Cambridge. Lei non era mai stata in quella città e non ne sapeva nulla, ma lo fece. Era l’indirizzo di Margaret Verrall, la prima a cercare di mettersi in contatto con Myers.

Furono Eleanor Sidgwick e il fratello Gerald Balfour a mettere insieme tutte le corrispondenze incrociate, un duro e lungo lavoro, perchè dall’aldilà arriavano messaggi criptici per fare in modo che nessuno potesse credere fosse opera solamente dei medium.

Naturalmente c’erano molte persone scettiche a riguardo, ma le prove parevano essere sempre più inconfutabili. Alla fine il messaggio dei comunicati era coerente e completo. (continua)

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