Esploratori di mondi sconosciuti, la parapsicologia della SPR parte II

Le “corrispondenze incrociate” andarono avanti e coinvolsero una dozzina di medium per i seguenti trent’anni, ma la cosa più curiosa accadde ad Arthur Balfour, ex Primo Ministro inglese e fratello di Eleanor, moglie di Sidgwick e co-fondatrice della SPR.

Era ormai vecchio e stanco, prossimo alla morte, quando gli capitò un’esperienza incredibile con una medium, a casa di un fratello. La donna cominciò a raccontare di vedere oltre la cortina della morte un giovanotto dai capelli bruni, che poi fu riconosciuto come il fratello morto durante una scalata in montagna, e una bella signora.

Questa donna era stata l’innamorata di Arthur Balfour molti anni prima e la medium ebbe modo di riportare all’uomo parole di quel lontano amore convincendolo di ciò che aveva sempre creduto: una vita aldilà della morte. Le corrispondenze incrociate erano così convincenti che persuasero anche molti scettici dell’esistenza di una vita oltre la vita.

Esploratori di mondi sconosciuti, la parapsicologia della SPR parte I

William Barrett, professore di fisica, nel 1882 organizzò nella sua casa di Londra, una riunione con quattro intellettuali: il professor Henry Sidgwick, la moglie Elinor, Edmund Gurney e Frederic Meyers che avrebbero costituito la SPR, società per le ricerche paranormali.

Il fisico non aveva la minima idea di cosa, di lì a poco sarebbe successo, e che la SPR avrebbe presto avuto tra le sue fila vescovi, ministri e scienziati. I quattro intellettuali non sapevano cosa sarebbe accaduto loro che ne avrebbe cambiato la vita spingendoli nella ricerca dell’ignoto.

Tutti però avevano la consapevolezza che stessero per svelare al mondo un mistero tanto atteso. Iniziarono le loro ricerche che poi, a causa di personali vicissitudini, li portarono a continuare fino alla morte, cercando risposte definitive che non trovarono mai.

Ernest Hemingway, un specie di morte da cui fece ritorno

Hemingway era un famosissimo romanziere americano, la cui arte è apprezzata ancora adesso. Nato nel 1899 partecipò come volontario alla Prima Guerra Mondiale. Sul fronte italiano, a Fossalta di Piave fu colpito dai proiettili mentre cercava di mettere in salvo altri soldati feriti.

Ernest faceva parte del corpo sanitario americano ed erà lì per aiutare gli uomini che avvano bisogno di assistenza. A causa di un problema alla vista era stato escluso dai reparti combattenti.

Quella notte fu ferito molto gravemente alle gambe e in seguito trasportato all’ospedale di Milano per essere operato. Di questa esperienza drammatica Hemingway parlò ad un amico e ne scrisse nel suo romanzo “Addio alle armi”.