La leggenda del mare e della sue onde, 2 PARTE

La leggenda del mare 1 parte

E fu durante uno di questi momenti mentre attenta, la fanciulla, ascoltava l’incessante respiro dell’acqua, che Zahrec re del popolo sommerso la vide rimanendo istantaneamente abbagliato dalla sua bellezza; la fanciulla infatti pareva una dea, sedeva apparentemente estranea al posto in cui si trovava, sulla battigia e il vento dolcemente soffiava sui suoi lunghi e fluenti capelli neri che le incorniciavano il viso e i lineamenti perfetti, ella aveva indosso una tunica bianca che cadeva a pennello sulle sue forme sinuose.

La leggenda del mare e delle sue onde, 1 PARTE

Chi non ama le leggende? Storie che hanno come sfondo i luoghi più belli e magici della natura; il mare, le montagne, i boschi, le grotte; questi luoghi così vasti, così infiniti ma a volte anche così sinistri ed inquietanti, hanno dato sfogo alla fantasia dei vecchi popoli, che hanno costruito su leggende fantastiche,dove si nascondevano mostri o esseri fatati e in cui si susseguivano guerre e storie d’amore tragiche.

L’esperienza pre-morte

L’esperienza premorte non è un caso di cui non si è ne mai sentito parlare, anzi queste esperienze sono piuttosto comuni e si verificano spesso in coloro che vengono dichiarati clinicamente morti, ma che successivamente “miracolosamente” tornano in vita, senza un reale perchè, senza che nessuna possa dare una vera spiegazione scientifica. Quando questo accade la persona in questione racconta di essere stata consapevolmente morta, ma che in seguito abbia visto delle cose meravigliose, ritornando poi al suo corpo.

Il segno della morte

 L’Irlanda è da sempre una regione avvolta da mistiche leggende, che riescono bene a raccontare le loro credenze e quelli che loro intendono come luoghi mistici; sappiamo che il loro mondo è fatto di creature fantastiche come fate, spiriti dei morti che vagano nelle radure e che in particolari giorni dell’anno questi spiriti fanno ritorno a casa, o vengono a prendersi chi amano. Amo le leggende perchè appunto ti fanno capire le idee del popolo dove nascono, ed oggi vedremo una leggenda intitolata “Il segno della morte”.

Morte e reincarnazione, conoscere il cammino dell’anima

Il tema della reincarnazione è sempre piuttosto dibattuto: soprattutto è sempre acceso il contrasto tra chi crede fermamente nel processo della reincarnazione e chi, invece, crede che non possa esserci altra vita oltre a quella terrena e che, una volta morto, l’uomo non possa trasformarsi in qualcosa di diverso come invece sostiene la teoria della reincarnazione.

La leggenda della Luna

 Tempo fa lessi di una leggenda riguardante la luna su libro di Scott Cunnigham “Il libro delle Ombre”, questa leggenda è strettamente legata al Dio Cernunno e alla Dea Diana, rispettivamente Dio Sole, Dea Luna.

In un tempo dove la Dea Diana andava alla ricerca dei misteri da scoprire e da risolvere, un giorno volle scoprire anche quello della morte, cosi quando l’inverno giunse di nuovo sulla terra e Dio Cernunno morì, Diana decise di seguirlo per capire come funzionasse la morte, cosa c’era di bello o di brutto in quel mondo. Mentre si accingeva ad entrare nel portale che porta al mondo dei morti il guardiano dei portali la fermò e la sfidò dicendogli:

“Spogliati dei tuoi indumenti e deponi tutti i tuoi gioielli, poiché nulla potrai portare in questa terra”.

Visita dall’aldilà

 Oggi parleremo del momento in cui l’anima sta per lasciare il corpo e si è in uno stato di premorte e di semi-coscienza dove riusciamo a vedere il sottile strato che ci congiunge all’aldilà. Molte persone in punto di morte vedono amici e parenti accanto al loro che gli chiamano e gli danno fiducia per passare “oltre”, tante testimonianze ci sono di parenti o amici cari che hanno visto il moribondo parlare con un amico o con il proprio genitore morto.

Una testimonianza venne scritta dallo scrittore Mattiensen nel suo libro “Das personliche Ueberleben des Todes” che raccontò, grazie alla testimonianza del colonnello Cosgrave, l’apparizione del defunto Walt Whitman al letto di morte del suo amico e biografo il poeta Horace Traubel un uomo che dedicò la sua vita alla spiritualità.

Fantasmi al momento della morte – II

Ricordate che vi accennavo della signora Collyer? Aveva avuto l’apparizione del figlio al momento della sua morte. Il ragazzo le era apparso di notte con delle ferite alla testa e lei la mattina dopo l’aveva raccontato al marito e alle quattro figlie che avevano dato poco credito al suo racconto, credendolo soltanto un brutto incubo.

La povera signora però sapeva benissimo non trattarsi di un sogno, ma passarono due settimane prima che sapessero che il capitano Collyer era morto a causa della collisione con un altro battello.

Un pezzo della nave gli era caduto addosso fracassandogli la testa, proprio come l’aveva visto la donna.

I misteri del film “L’esorcista”

 L’ esorcista film uscito nel 1973 girato a cura di William Friendkin un famoso ed eccezionale film horror di successo che sicuramente tutti voi avrete sentito parlarne, presentava come protagonista la ragazzina Linda Blair, Regan nel film. Molti incidenti ci furono durante le riprese del film, di questo vorrei parlare oggi con voi, delle misteriose scomparse e accaduti che si susseguirono durante le riprese, anche se il film fu portato a termine senza che nessuno si abbattesse o si ribellasse.

Il primo incidente avvenne presto, esattamente dopo due giorni di riprese sul set dove un cortocircuito mandò a fuoco gran parte del set, la spiegazione del cortocircuito non fu mai trovata e le riprese proseguirono. Un altro inspiegabile mistero fu quello della sparizione della statuetta del demone assiro Pazuzu, che di certo non doveva passare inosservata dato che era una enorme statua, anche questo lasciò molti dubbi e nessuna spiegazione. Durante le riprese Linda Blair si ruppe alcune vertebre della schiena ed Ellen Burtstyn (nel film la mamma di Regan) si slogò il collo cadendo. Tutto il set fu investito da seri incidenti, nove morti ci furono durante tutto il tempo delle riprese, tra cui l’attore Jack MacGowran, il fratello di Max Von Sydow, la nonna di Linda Blair, il figlio appena nato di un tecnico, l’addetto alla refrigerazione del set e altri di cui non se ne mai parlato.

Fantasmi al momento della morte

Ho già accennato alcune volte a quello che viene definito “momento di crisi”, cioè quell’attimo in cui la persona muore e il corpo e l’anima si staccano. Questa viene chiamata fantasma e nel momento difficile del trapasso accade che qualcuno sia in grado di vederla.

Viene chiamato momento di crisi proprio perchè c’è il distacco, la separazione, la morte e prima di andarsene il “fantasma” cerca di dare un ultimo messaggio alle persone a lei care. Nel libro “Phantasms of the living” scritto dai membri fondatori della SPR, società inglese di parapsicologia, sono elencati i casi che loro avevano studiato e ritenuto veritieri.