Che la mente possa avere un’influenza occulta sulla materia è un’idea che risale all’antichità, però solo nel 1600 si arrivò ad affermare che si doveva indagare nel fenomeno della psicocinesi. Una delle maggiori menti dell’epoca, Francis Bacon, nel 1627, nella sua raccolta di saggi di storia naturale, Sylva sylvarum, arrivò a sostenere che l’uomo aveva un potere occulto in grado di influenzare il mondo materiale attraverso la forza esercitata dal pensiero.
Baco sosteneva che si poteva provare facendo piccoli esperimenti utilizzando i dadi o le carte, ma fu solo due secoli dopo, cioè nel 1800, che l’indagine della materia si fece seria, sotto esame il fenmeno del phi.
A metà dell’800 vi fu anche l’avvento dello spiritismo che ben presto stimolò tutti quegi argomenti e fenomeni che potevano essere in relazione alla parapsicologia che prese piede sia in Europa che in America. Questo movimento si basava sull’idea che le anime, rimaste prive di corpo terreno, ormai defunto, e sopravvissute nell’aldilà proprio come spiriti, tentassero, attraverso i medium, di parlare ai vivi.