Visita dall’aldilà

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Oggi parleremo del momento in cui l’anima sta per lasciare il corpo e si è in uno stato di premorte e di semi-coscienza dove riusciamo a vedere il sottile strato che ci congiunge all’aldilà. Molte persone in punto di morte vedono amici e parenti accanto al loro che gli chiamano e gli danno fiducia per passare “oltre”, tante testimonianze ci sono di parenti o amici cari che hanno visto il moribondo parlare con un amico o con il proprio genitore morto.

Una testimonianza venne scritta dallo scrittore Mattiensen nel suo libro “Das personliche Ueberleben des Todes” che raccontò, grazie alla testimonianza del colonnello Cosgrave, l’apparizione del defunto Walt Whitman al letto di morte del suo amico e biografo il poeta Horace Traubel un uomo che dedicò la sua vita alla spiritualità.

In una lettera personale il colonnello Cosgrave stretto amico di Horace Traubel raccontò che nell’agosto del 1919, Traubel si ammalò di esaurimento e susseguì la paralisi, lui gli stette vicino nei tre giorni che precedettero la morte in cui fu testimone dell’apparizione del fantasma di Whithman,
questo fu ciò scrisse e raccontò della sua esperienza paranormale:


“Alle ore tre dell’ultima notte il suo stato d’un tratto peggiorò, la respirazione si fece appena percettibile, gli occhi si chiusero: parve trovarsi in uno stato di profondo torpore. Poi per un istante l’ammalato aprì di nuovo gli occhi, e gettò uno sguardo alla sponda del letto dalla parte dei piedi, le sue labbra si muovevano nel vano tentativo di parlare. Mi sentii irresistibilmente spinto a volgere il mio sguardo nella medesima direzione. La stanza era sufficientemente illuminata da una lampada da notte istallata in un angolo dietro una tenda. A poco a poco il ounto al quale si erano fissati i nostri sguardi si fece sempre più luminoso; apparve una piccola nuvoletta che rapidamente si espanze per assumere presto una sagoma umana coi tratti facilemente riconoscibili di Whitman in attegiamento e vestiti abituali. Egli osservava Traubel e gli sorrideva amorevolmente come se volesse incoraggiarlo, dargli il benvenuto. Per due volte gli fece cenno col capo, e ancora l’espressione del suo volto pareva destinata ad ispirare fiducia a Traubel. L’apparizione rimase visibile per qualche minuto per dileguare poi lentamente, ma prima di scomparire si era mosso e avvicinato a Horace.Quest’ultimo a causa della paralisi incapace di tener troppo lungo la testa inchinata verso i fianco fu costretto a riprendere la posizione normale, mentre lo faceva mormorava: “Walt è qui”. In questo momento il fantasma si mosse per avvicinarsi a me, parve attraversare il letto e prese la mia mano come se volesse congedarsi da me. Sentii questo tocco come una leggera scossa elettrica. Infine Walt sorrise per l’ultima volta e scomparve. Il fatto ebbe luogo il 6 settembre 1919, due ore prima che il moribondo avesse esalato l’ultimo respiro”

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