La Runa delle Streghe: la traduzione

Nello scorso articolo abbiamo letto in inglese quello che viene chiamato dai neo-pagani wiccan “La Runa delle Streghe” o “Il Canto delle Streghe”; un canto che racchiude in se l’invocazione degli elementi e delle divinità, ma non solo, esso racchiude in poche parole quello a cui i wiccan credono. Ora vedremo la sua traduzione in italiano:

La Runa delle Streghe

La “Runa delle Streghe” è un invocazione Wicca che racchiude tutta l’essenza di questa religione. Essa è sotto forma di rima e viene cantata all’inizio di ogni rituale, dalle congreghe e dai solitari. La versione originale che vedremo è quella usata nella tradizione Alexandriana. Il “Canto delle Streghe” fu scritto a due mani da Doreen Valiente e il famoso fondatore della tradizione Wicca, Gerald Gardner. In origine la parte dove si recita “Eko Eko…” non esisteva, fu aggiunta dopo per evocare le Divinità a cui si era devoti; è probabile che questo pezzo sia stato preso da un’altra antica invocazione.

La sostituzione dall’Uomo Caprino a Babbo Natale

Esistono molte leggende riguardo alla figura e all’origine di Babbo Natale. Tutti noi conosciamo l’adorabile “nonnino” che porta i regali ai bambini la mezzanotte del giorno di Natale; su di lui ci sono diverse versioni su chi è o su chi fosse. Molti associano la figura di Babbo Natale a Santa Claus, quindi appunto alla figura del santo, in particolare a San Nicola, altri dicono che sia associato ad una figura molto più antica quella di uomo con il corpo di capra, ma vediamo bene questa versione.

Hulda: lo spirito dell’acqua

Intorno a noi si sente già l’aria natalizia, le vetrine dei negozi sono già allestiti con gli oggetti di natale, le strade sono incoronate con luci colorate, c’è chi va in giro per regali, chi si chiude in casa per preparare i dolcetti, chi, ancora si diverte ad addobbare l’albero di Natale e la domanda del momento è: “Hai già messo l’albero?”.

Il vostro profumo di bellezza che attira l’amore

Nello scorso articolo abbiamo parlato di un incantesimo che ci aiuta a trovare l’amore vero, oggi resteremo in tema di amore parlando di pozioni fai da te che attirano l’amore e ti fanno bella e desiderabile agli occhi degli altri. Si dice che la donna è bella e sensuale anche solo indossando un goccio del suo profumo preferito. Quello che oggi vedremo è come creare un profumo di bellezza che inoltri attiri l’amore o faccia aumentare il desiderio sessuale della persona che ci è accanto

Incantesimo per trovare l’Amore Vero

Tutti noi siamo alla ricerca della felicità, ma la felicità è per ognuno diversa; c’è chi la felicità l’associa al denaro, che chi l’associa alla possibilità di viaggiare per il mondo, chi invece la felicità rappresenta la gioia e l’armonia della famiglia, chi il suo unico scopo per essere felice è realizzarsi e c’è chi si “accontenterebbe” dell’amore, ed oggi vedremo in quale modo possiamo aiutare il fato a farci incontrare l’amore della nostra vita.

La bibbia che sbugiarderebbe Gesù: “Gesù è solo un profeta”

La storia che riguarda la Bibbia e quindi la vita di Gesù Cristo sembrerebbe diventata ormai come il gioco del telefono senza fili, si parte dicendo una cosa e si finisce capendone tutt’altra; è possibile che in 2000 anni di trascrizioni, interpretazioni, traduzioni e opinioni differenti si sia un po’ persa o capita male la vita trascorsa fatta da Gesù?

La leggenda del bambino fatato, III PARTE

La leggenda del bambino fatato, I PARTE

La leggenda del bambino fatato, II PARTE

… Detto questo, un’altra porta del regno fatato si spalancò e la donna venne accompagnata in un grande salone: al centro era posta una tavola imbandita colma di cibo, vasi di fiori, piatti d’oro e coppe di cristallo ricolme di vino. L’uomo che si era finto il marito violento, accompagnò la donna a sedere, la donna ancora tremava di paura alla vista di quell’uomo che per lungo tempo l’aveva picchiata.

La leggenda del bambino fatato, II PARTE

La leggenda del bambino fatato, I Parte

… La madre così promise e si recò alla fonte, fece come le aveva raccomandato il figlio e gridò per tre volte; comparse così la donna che chiese alla donna del perché della chiamata, la donna tremante dalla paura le spiegò che suo figlio “magico” le aveva detto di farlo. L’anziana signora, per nulla turbata la rassicurò e le disse di seguirla. La portò all’entrata del palazzo del Re fatato, dinanzi al Re e alla Regina delle fate, e la lasciò lì dicendole che il figlio che aveva allevato fino a quel momento era figlio delle regina e la presentò ai reali “Questa signora è la nutrice di vostro figlio, il giovane principe.” Poi prese e se ne andò.

La leggenda del bambino fatato, I PARTE

E’ nel popolo della vecchia Irlanda che nascono delle meravigliose leggende che andrebbero raccontate di sera ai nostri bambini per farli addormentare. Storie fantasiose di fate ed elfi dispettosi e di uomini comuni che per lo fortuna- sfortuna incontrano il popolo fatato. Oggi insieme ne leggeremo una che si intitola “Il bambino fatato” tratto dal libroAntiche Leggende, Incantesimi e Fate della Verde Irlanda”.

L’immagine della Vergine Maria e del bambino Gesù in Egitto

In un tempo lontano c’era il culto della Dea Madre, popoli antichi veneravano questa Dea come la madre di ogni cosa, colei che era moglie, madre, sorella e saggia. A lei erano dedicati templi, danze, poesie, statue e immagini di ogni tipo. In quel tempo la Dea Madre era rispettata e onorata, e il Dio era solo il compagno della Dea. Ma poi, i ruoli si sono capovolti e la Dea è stata subissata e messa da parte per fare spazio al potere dell’uomo.