Reincarnazione, la vorremmo davvero?

di Valentina Cervelli Commenta

La reincarnazione è qualcosa che vorremmo davvero sperimentare? È una domanda che dovremmo porci in maniera più profonda, nel caso credessimo a questo particolare aspetto della vita spirituale.

Un concetto difficile da afferrare davvero

A seconda di come viviamo in maniera più o meno intensa la vita terrena, pensare alla possibilità di una reincarnazione può sembrare un’ottima possibilità. In fin dei conti chi di noi non vorrebbe tornare a incontrare i propri cari se ancora in vita? O pensare di avere una seconda possibilità in un’altra esistenza sia per il riscatto che per l’amore?

Il concetto della reincarnazione è vissuto da alcune religioni in modo profondo. E in quei casi spesso l’idea di potersi reincarnare in un elemento naturale diverso da quello umano viene visto come un passaggio di livello superiore per raggiungere la pace dei sensi. Teoricamente in un contesto cristiano non è calcolato questo passaggio: in qualche maniera per la maggior parte delle religioni monoteiste è il Regno di Dio l’obiettivo finale.

Eppure nessuno di noi rinuncia a sognare sulla reincarnazione pensando, grazie a questa, di avere un’altra possibilità. Come se, tra le altre cose, potessimo ricordare la nostra vita passata. Le cronache ci hanno raccontato diverse volte di bambini o persone che ricordano fatti non legati alla loro vita. È sempre difficile distinguere realtà e invenzione in questo caso, ma il sentimento che prevale è sempre la malinconia.

Come gestire effettivamente la reincarnazione?

Come vivremmo potendo conoscere particolari di una vita che teoricamente non è la nostra? Sarebbe davvero bene tra l’altro ricordare passaggi della nostra vita passata? Pensandoci bene forse sarebbe come essere degli esseri difettosi. Perché nessuno può assicurarci che in una prossima vita tutto possa essere migliore. O che saremo in grado di ritrovare la nostra anima gemella e vivere con lei.

Chissà, se questo concetto è reale, probabilmente questo già avviene senza che noi lo sappiamo. Rimane il fatto che il tema della reincarnazione e comunque uno dei più difficili su quali riflettere. Perché mette in campo non solo tutta una serie di implicazioni che il nostro cervello non è in grado di accettare. Ma perché ci porrebbe comunque davanti alla necessità di fare scelte che forse non saremmo in grado di prendere.

Quando si parla di reincarnazione, il vero fulcro sta nella parola coscienza. Magari noi ignoriamo il fatto che in realtà non esiste un Regno di Dio ma ci reincarniamo continuamente. E se non lo sappiamo a cosa serve?

Forse il concetto della reincarnazione è un po come quello dell’esistenza: siamo destinati a non saperne mai abbastanza.

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