Esercizio di telecinesi

Telecinesi è possibile? La telecinesi è quel potere della mente che ci rende in grado di spostare gli oggetto solo con la forza del pensiero. Tale pratica ha bisogno di un’elevata concentrazione, senza di essa manipolare l’energia dell’oggetto che vogliamo spostare è praticamente impossibile.

La telecinesi ed il dominio degli elementi

Oggi voglio parlarvi del dominio degli elementi. Si ricorre spesso a pratiche di telecinesi per il controllo, seppur limitato, di un elemento, ma questa pratica consiste nello sfruttare le onde celebrali e fisiche per spostare un oggetto e cio comporta un uso elevato del cervello e secondo degli esperti porta a morire molto prima della morte naturale.

Barone Albert Von Schrenk Notzing, studiò la telecinesi ed ectoplasmi

Oggi voglio presentarvi un personaggio molto importante, il Barone Albert Von Schrenk Notzing, aristocratico di origine tedesca, pionieri nella ricerca psichica.

Dopo essersi laureato in psichiatria, il barone iniziò a interessarsi agli studi parapsicologici e un giorno, durante una sua lezione sperimentale, uno studente indotto sotto ipnosi manifestò una doppia personalità, fu proprio in quel momento che capì che c’era un campo della psicologia ancora inesplorato.

Il Barone prima di tutto, volle approfondire lo studio avvalendosi dell’aiuto di una giovane donna, Lina M. della telepatia e dello stato di trance, in modo da riuscire a capire quale fosse la natura dei pensieri e azioni nel momento in cui non si è più coscienti del proprio stato.

La famiglia Pach, telecinesi e poltergeist

La famiglia Plach abiva a pochi chilometri dagli Schrey, anche loro avevano una figlia adolescente, ma andiamo per ordine. Era il 1947 e Maria e Franz Plach stavano giocando tranquillamente a carte nel loro tinello con Mitzi, la loro figlia adottiva quattordicenne.

Ad un tratto però si resero conto che le carte del mazzo erano sempre meno e che finivano stranamente per terra, sotto il tavolo. Non diedero importanza alla cosa, le ripresero e continuarono a giocare, poi però alla mano successiva, le carte scomparvero definitivamente.

I Plach smisero di giocare senza dare molto importanza alla cosa, ma poi durante la notte, mentre dormivano, oggetti di ogni genere furono loro scagliati contro. Cercarono di accendere le luci, ma le lampadine erano state allentate e la porta della camera chiusa dall’esterno.

Psicocinesi collettiva, le teorie degli studiosi: da de Gasperin alla Owen

Fin dalla nascita del movimento spiritista alcuni studiosi hanno sempre sostenuto che fenomeni di psicocinesi non fossero da attribuire agli spiriti, ma assolutamente alle persone che che dicevano di evocarli: gli spiritisti. I fenomeni paranormali non erano quindi da imputare ad un altro mondo.

Tra gli studiosi convinti di ciò c’era il conte Agenor de Gasparin, un uomo politico francese, che nel 1854 dopo aver esaminato a fondo un gruppo di spiritisti in Svizzera, concluse che gli episodi di telecinesi a cui aveva assistito durante le sedute spiritiche erano prodotti da chi sedeva al tavolo, non dagli spiriti dell’aldilà.

L’uomo era convinto che inconsciamente gli esseri umani fossero in grado di influenzare gli oggetti con la loro volontà collettiva. Questa sua teoria venne confermata tempo dopo, circà alla metà degli anni ’60, quando dei membri della society for Research on rapport and Telekinesis (SORRAT) dekllo stato del Missouri, cominciò a tenere sedute settimanali.