Non tutti i fantasmi sono cattivi, alcuni vorrebbero solo attenzioni, un po’ di doni materiali e un po’ di rispetto per il luogo a cui sono legate. Questa infatti è la storia di una dama fantasma che si stabilita in un castello medievale del 900 a Piacenza, precisamente a Grazzano Visconti.
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Storie di fantasmi gentili

In genere quando si hanno esperienze che risultano inspiegabili e per cui la gente ci etichetterebbe come un pò “matti” non le si racconta facilmente o perlomeno solo a chi pensiamo degno di stima e fiducia.
A nessuno piace esser preso come una persona scarsa di intelligenza, facilmente suggestionabile o un pò fuori dagli schemi, ma per chi amasse questo particolare campo, avesse visto un fantasma o avrebbe piacere a leggere delle storie… qui le può trovare!
Aldilà dell’oceano ci sono molte più possibilità di entrare a far parte di congregazioni che raccolgono persone con esperienze simili, si trovano anche siti che, in inglese, riportano esperienze paranormali, come quella che vi racconto oggi la cui protagonista è una ragazza che si dice piuttosto scettica.
Storie di fantasmi di tutti i giorni

Questa storia ha un pò di anni, nel senso che è successa quando il protagonista aveva dieci anni, ma come questa ce ne sono tante. Moltissime persone vivono questa esperienza e si ritrovano nella vita di tutti i giorni a vedere un fantasma.
Quando aveva dieci anni vide il suo primo fantasma. Il ragazzino era con lo zio e stavano portando una mucca al macello per fare i classici hambuger americani. Si trovavano vicino alla ferrovia nella Novantesima Strada.
Il bambino era seduto sul camion e le porte della cabina erano aperte quando ad un certo punto vide tre figure schelettriche, una ragazza e due ragazzi. Non che dallo scheletro si capisse proprio, ma gli arrivò il pensiero di chi fossero.
Paranormal Activity, il fantasma sulla scala
Qualche anno fa il cinema ha sconvolto tutti con il film Paranormal Acvtivity. C’erano persone che vedendo la pellicola si sentivano male. Dopo il primo è arrivato il prequel che parlava di eventi accaduti precedentemente e a ottobre sarà nelle sale il numero tre.
Le attività paranormali attirano moltissime persone, non soltanto a causa del film in sé, ma per la possibilità più o meno remota che cose simili siano vicine alla realtà. Non nel senso di morti ammazzati, tagli di gole e quant’altro, ma dal punto di vista di fantasmi, demoni e presenze inspiegabili e invisibili.
Beatrice Cenci ed il Fantasma del ponte di Castel Sant’Angelo

Il fantasma di Beatrice Cenci
Oggi per il ciclo fantasmi dal passato, voglio raccontarvi la storia molto interessante della graziosa fanciulla Beatrice Cenci, sfortunata ragazza romana vissuta alla fine del Cinquecento.
Secondo la leggenda, si dice che compaia nella notte fra il 10 e l’11 settembre, lungo il ponte che conduce a Castel Sant’Angelo.
Ora passiamo alla storia della povera ragazza, che è diventata simbolo dell’ingiustizia. Beatrice era la figlia di Francesco Cenci, un nobile dal temperamento violento e condotta immorale che spesso e volentieri gli avevano causato problemi con la giustizia papalina.
Il Poltergeist e la ragazzina

Virginia Campbell era una ragazzina di undici anni che viveva nel villaggio di Sauchie nella Scozia Centrale. Figlia più piccola di una coppia anziana di contadini iniziò a ricevere le visite di un poltergeist che la seguiva anche a scuola.
La bambina era momentaneamente a casa del fratello maggiore e della cognata mentre i genitori ultimavano il trasloco per trasferirsi dall’Irlanda alla Scozia, appunto. Virginia dimostrava più della sua età, ma oltre a questo non aveva nulla di particolare.
Aveva un’intelligenza pronta e vivace, amava scherzare, ma era anche timida. Una sera di novembre la ragazzina scese al piano di sotto lamentandosi dei rumori che sentiva nella sua camera e che le impedivano di dormire.
Un poltergeist pasquale

I poltergeist sono fenomeni che durano relativamente poco, anche se si hanno casi in cui le manifestazioni sono perdurate parecchio e possono diventare molto pericolosi se in qualche modo viene utilizzato il fuoco.
La casa dove avvengono si può incendiare se nessuno si accorge per tempo del divampare del fuoco. Il poltergeist di cui vi parlo avvenne nel 1958 a casa dei coniugi Graham e Vera Stringer proprio nel periodo pasquale.
Visita dall’aldilà
Oggi parleremo del momento in cui l’anima sta per lasciare il corpo e si è in uno stato di premorte e di semi-coscienza dove riusciamo a vedere il sottile strato che ci congiunge all’aldilà. Molte persone in punto di morte vedono amici e parenti accanto al loro che gli chiamano e gli danno fiducia per passare “oltre”, tante testimonianze ci sono di parenti o amici cari che hanno visto il moribondo parlare con un amico o con il proprio genitore morto.
Una testimonianza venne scritta dallo scrittore Mattiensen nel suo libro “Das personliche Ueberleben des Todes” che raccontò, grazie alla testimonianza del colonnello Cosgrave, l’apparizione del defunto Walt Whitman al letto di morte del suo amico e biografo il poeta Horace Traubel un uomo che dedicò la sua vita alla spiritualità.
Ritorno dal passato
In una lettera del 5 aprile 1926 scritta a Mlynow Wolynski ed indirizzata al direttore della rivista “Zagadnienie Metapsychiczne”, il professor dell’università di Dublino, il proffessor Bronislaw Bouffall raccontò la sua esperienza paranormale avvenuta nel “Grand Hotel” di Heidelberg.
Il giovane Bouffall studiava all’Università di Heidelberg dove conobbe il suo compagno Josef Zakrzewski, oriundo della Podolia, che allora si dedicava agli studi di filosofia, finiti per entrambi gli studi si trasferirono, Zakrzewski si trasferì a Monaco di Baviera, dove poco più tardi morì in un duello con l’allora segretario della Legazione Russa alla Corte di Baviera, il conte C.
La dama misteriosa
Molta gente crede che gli spiriti dei propri cari siano sempre accanto a loro, proteggendoli e accudendoli, in molti racconti di persone comune è capitato sentire che questi spiriti abbiano fatto visita al parente per avvertirlo di qualcosa, oggi vi narrerò un racconto tratto dal libro “Case infestate” di Charles J. Harper.
In una domenica mattina il pastore Kensing si accingeva a lasciare la chiesa per tornare a casa, appena fuori la chiesa, però fu accostato da una signora elegante che lo pregò subito di andar a far visita ad un moribondo, il signor X, dicendo che era gravemente malato e la sua “ora” era prossima a venire. Il reverendo non esitò a seguire la signora, tanto disperata, in una vettura a noleggio. In pochi minuti arrivarono a destinazione, in una vecchia casa, la signora, ancora una volta, pregò il pastore di affrettarsi, egli scese e busso alla porta. Venne ad aprigli il portiere e il pastore chiese se abitava li il signor X spiegando che era stato informato da una donna che il signor X era gravemente malato, il portiere lo guardò sbalordito e gli disse che il signor X godeva di ottima salute e che l’informazione ricevuta era assolutamente una burla di cattivo gusto, il pastore scusandosi dell’accaduto, si congedò subito per andare a chiedere alla donna delle spiegazioni per lo scherzo di pessimo gusto, riflettendo che la donna non si era nemmeno presentata.
Il minatore malato
Questa è la storia che raccontò un medico il dottor G. Zenker in Lipsia al giornale“Zeitschrift fur Parapsychologie”(Gazzetta di Parapsicologia), riguardante un fatto accadutogli con un suo conoscente nonché paziente.
Nei primi anni della sua professione di medico il dottor G. Zenker aveva uno studio a Lichtenstein, in una piccola e graziosa cittadina, situata ai piedi dell’ Erzgebirge (Monti Metalifferi).
In questa cittadina c’erano molte miniere e il dottore si occupava di curare i minatori e preoccuparsi della loro salute fisica, ovviamente questo lo portava a visitare minatori anche al di fuori della città dove aveva il suo studio, in piccoli paesini nei dintorni.
Il fantasma del castello di Wildenstein

Edifici datati e molto antichi spesso contengono cariche di impressioni pschiche oppure fantasmi e vengono detti “infestati“. Un esempio di questo è il castello di Wildenstein, una costruzione del 1400 che sorge vicino Heilbronn, in Germania.
Sono moltissime le persone, generazioni di proprietari, visitatori e anche dipendenti, che hanno sostenuto di aver assistito ad eventi misteriosi. Tra gli episodi uno in particolare desta attenzione e interesse.
Avvenne nel 1945, appena dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale quando molti soldati americani vennero alloggiati nel castello. Una sera, mentre uno di loro faceva il bagno, la porta del locale si aprì ed entrò una donna giovane e vestita di bianco.
La Dama Bianca
Le storie di spettri hanno sempre affascinato e incuriosito, tante leggende narrano di spiriti che vagherebbero in cerca di vendetta o aiuto, certe sono vere altre no, oggi vi racconterò della leggenda della Dama Bianca, una sposa uccisa dal suo re.
Nel castello di Carpi, che si trova a Milano, un tempo viveva un re malvagio che disprezzava e non sopportava la sua bellissima giovane sposa, che lo perdonava ogni sua malefatta, o parola o gesto offensivo che le faceva, lei aveva sempre una parola dolce e buona per il suo amatissimo marito. L’uomo però era infastidito dal comportamento della moglie, troppo accondiscendente, tanto che escogitò un modo per ucciderla. Così una notte l’attirò su una roccia stretta, sotto le muraglie del castello e tirandola per i capelli la spinse in mare, nel momento che cadeva la donna guardò il suo uomo con occhi di terrore e sconvolgimento,e un grido soffocato le uscì dalla bocca prima di sparire nelle acque.
Il rituale che fa allontanare il fantasma

Prima che il Buddismo arrivasse in Tibet le persone che vi erano nate e vi abitavano praticavano una religione “animistica” chiamata Bon. Era una fede sciamanica piena di complicati rituali molti dei quali vennero poi adottati dal buddismo tibetano e praticati ancor oggi.
Uno di questi riti conosciuti e praticati è lo shedur che serve per allontanare gli spettri, per esorcizzarli.
Lo shedur è un rituale lungo e complicato che dura sei giorni. Una volta, nel 1981, venne fatto a Dharamsala, luogo in India dove si erano rifugiati molti tibetani perseguitati dal governo cinese e dall’esercito che aveva invaso le terre del Tibet.