Nessie, storia e leggenda del mostro – parte II

di Gianni Commenta

Ma come sarebbe arrivato Nessi nel lago da cui prende il nome? Le uniche vie d’acqua che collegano il lago al mare sono il Canale di Caledonia che fu aperto alla navigazione nel 1822 e il fiume Ness che porta l’acqua.

Il canale è interrotto da parecchie chiuse che si aprono solamente al passaggio delle imbarcazioni è quindi impossibile che Nessie sia passato di qui, inoltre il fiume è troppo basso perchè possa essere percorso da un animale della stazza che si suppone sia il mostro.

Si presume invece che questo stesso fiume, ai tempi della glaciazione, fosse molto più profondo. Nessie, ormai incastrato nel lago non avrebbe problemi di nessun genere visto che vi può trovare anguille, salmoni, trote e altri pesci di cui è ricco.

L’incredibile è che le sue prime apparizioni si fanno risalire agli anni Trenta del socolo scorso dopo secoli di quiete. Il primo avvistamento avvenne il 22 luglio 1930. Fuorno Ian Milne e altri due ragazzi a vederlo, stavano pescando sul lago nei pressi di Tor Point.

La parte di Nessie che videro era lunga sei metri. La stampa pubblicò l’accaduto, arrivarono lettere di persone che riferivano di aver avuto esperienze simili tempo addietro.

Passarono tre anni prima che Nessie si facessere rivedere, forse soffre di timidezza! Il 14 aprile del 1933 i coniugi Mackay, che gestivano una locanda a Drumnadrochit videro il gigantesco animale compiere grandi balzi spruzzando acqua dappertutto per poi scomparire nella schiuma.

Altri dissero di averlo visto, ma un pò di scetticismo serpeggoò nelle Highlands: i cinici dicevano che era solo una trovata pubblicitaria dei due coniugi che con quella storia avrebbero guadagnato un bel pò di denaro.

Sulla terra ferma fu avvistato da George Spicer, un uomo d’affari, un pomeriggio di luglio mentre passava accanto al lago con la moglie, ma di questo vi parlerò la prossima volta…

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