Winston Churchill e le premonizioni

Non è affatto raro che persone di stato o governo siano guidate dal proprio intuito, da premonizioni proprie o di altre persone. Abbiamo già visto che Abramo Lincoln lo fosse e anche la signora Grant, moglie del generale.

Churchill ebbe modo di usare le sue premonizioni soprattutto durante la guerra. Una sera era a cena a Londra, in Downing Street, con una decina di persone quando sopra di loro passarono gli aerei della Luftwaffe per sganciare bombe.

Era una cosa piuttosto frequente e nessuno dei commensali si alzò, nessuno tranne Churchill che andò di corsa in cucina, disse ai domestici di mettere la cena in caldo e di scendere nel rifugio antiaereo, dopodichè tornò a sedersi a tavola.

Edmund Gurney, uno dei fondatori della SPR

Torniamo a parlare della SPR e dei suoi fondatori. Edmund Gurney era il più giovane tra tutti, figlio di un pastore anglicano era tormentato come gli altri da dubbi di fede e religione.

A Cambridge il giovane era molto popolare: intelligente, di bell’aspetto ed estremamente disponibile, aveva un gran successo. In lui però c’era sempre un filo di malinconia latente che si fece sempre più visibile con il passarer degli anni.

Alternava momenti di felicità ad altri di profonda depressione ed apatia. soffrì anche di un esaurimento nervoso. Il suo grande amore era la musica, anche se aveva molti talenti. Nel 1875 avvenne un  fatto che segnò la sua vita: la morte delle sorelle durante un viaggio in Egitto.

Rabdomanzia fai da te, il tuo strumento personale

Volete costruirvi uno strumento da rabdomante? Esiste un’alternativa al classico bastone o bacchetta a “Y”. Per crearne uno per voi potete utilizzare dei semplici appendiabiti di metallo, quelli che danno le lavanderie, per intenderci.

I marines americani, ovviamente senza avere un permesso ufficiale, utilizzavano aggeggi del genere per scovare tunnel nemici e armi nascoste. I rabdomanti cosigliano di seguire semplici indicazioni. Ecco come fare. Prendete due appendiabiti di metallo e un attrezzo per tagliare il metallo, può andar bene una specie di tronchesino o pinza.

Tagliate l’appendiabiti in due punti: uno è alla fine della parte diritta dove vengono stesi gli abiti, l’altro taglio è da fare sulla parte inclinata, poco prima che il metallo venga piegato per fare il gancio per appenderlo. A questo punto raddrizzate la parte più inclinata del metallo in modo da formare un angolo retto.

La rabdomanzia, potere paranormale della mente

La rabdomanzia è ritenuta un’antica arte e consiste nel trovare l’acqua, o altre cose sotterranee, grazie ad un bastone o bacchetta ricurca a forma di “Y”.

Antichissime incisioni rupestri in Algeria hanno evidenziato che l’uomoera rabdomante già molto prima che imparasse a scrivere. Probabilmente i Cinesi e gli Egizi utilizzavano questo sistema, anche se fino al medioevo non ci sono scritti che lo comprovano.

Ma da ovunque arrivi questa pratica è ancora oggi largamente in uso e con successo. La spiegazione fisica di tutto questo è che probabilmente si basa sull’energia emanata dagli oggetti invisibili e trasmessa agli strumenti utilizzati ai rabdomanti o alla persona stessa.

Poltergeist, una spiegazione alternativa

Il poltergeist non è da tutti ritenuto lo stesso fenomeno, ovvero manifestazioni di entità soprannaturali, spiriti. Molti studiosi moderni, tra cui il tedesco Hans Berder e lo statunitense William G. Roll credono al fenomeno del poltergeist, ma non in quanto entità singola e separata. Sono convinti invece che siano collegati ad una persona viva.

Nel senso che questi fenomeni sono scatenati inconsciamente da una persona presente nella stanza a causa dei suoi turbamenti, frustrazioni o infelicità. Questa situazione si tradurrebbe nei fenomeni che vengono imputati al poltergeist e in accadimenti riconducibili alla psicocinesi.

È l’inconscio umano a crearle, in modo ignoto. Attraverso questi fatti la persona scarica le energie e le sue frustrazioni. Il periodo più probabile in cui sembrano scatenarsi i poltergeist è la pubertà con i cambiamenti fisici, mentali e di comportamento che essa comporta.

La levitazione, un fenomeno che va contro la fisica

Le leggi della fisica impongono che un oggetto non possa muoversi se non agisce su di esso una forza. Ad esempio un tavolo, per levitare, deve essere sottoposto ad una forza che lo faccia alzare da terra. Ma da dove arriva la forza? E come si può controllarla tanto da produrre quella che si chiama psicocinesi.

I parapsicologi cercano di rispondere a queste domande fin dal 1800. Nella prima serie di esperimenti un ricercatore psi affermò che tutte le persone presenti alla seduta ove il tavolo aveva levitato avevano perso alcuni grammi del loro peso.

Secondo lo studioso ognuno di loro aveva contribuito al fenomeno della psicocinesi con una piccola quantità di energia. Altri sostenitori della PK (PsichoKinesis) ipotizzarono che fossero il suono oppure il calore a rendere possibile il fenomeno.

Kyudo, il bersaglio è la mente: antica filosofia zen

Il Kyudo è quella che viene chiamata “la via dell’arco” dove il bersaglio è la mente e l’arciere si confronta con il proprio io interiore. L’obiettivo è raggiungere sempre più la padronanza di sè attraverso l’integrazione perfetta tra il corpo e la mente, la freccia e l’arco.

L’arciere non solo deve trovare l’armonia per la posizione di lancio, ma anche una serenità interiore priva di egoismi, obiettivo dell’antica filosofia zen e di origine buddista. L’arco inizialmente era solo un’abilità esclusivamente militare, ma già nel ‘700 la nobiltà giapponese riconobbe che tirare con l’arco portava all’autodisciplina.

Nel 1100 il buddismo raggiunse anche il Giappone e il tiro con l’arco divenne il Kyudo, una via per la conoscenza spirituale. Con il tempo le comuni armi da fuoco presero il posto dell’arco, che rimase utilizzato solamente da monaci zen e membri delle classi dirigenti come esercizio mentale oltre che fisico e spirituale.

I sogni premonitori e le scommesse vincenti su corse e affini

Spesso le persone fanno strani sogni, atrettanto frequentemente non danno loro importanza. Ci sono invece altri che cercano di estrapolarne i significati e ne giocano i numeri al Lotto. Ci sono persone che sognano le corse dei cavalli o altre manifestazioni.

È il caso di John H. Williams. Lui sognò di ascoltare la radiocronaca del più famoso derby inglese, la più famosa corsa ippica. Era il maggio del 1933 e il sogno dell’uomo avvenne proprio la notte prima della gara. Il giorno seguente lo raccontò agli amici facendo il nome dei due cavalli che avrebbero vinto.

Essendo un quacchero, quindi contro le scommesse, Williams non ne fece, ma ascoltò la radiocronaca che scoprì essere identica a quella che aveva sognato. Per fortuna John potè provare che era tutto vero contando sulla conferma degli amici a cui aveva raccontato il sogno prima che avvenisse.

Emile Coué, pioniere nell’autoguarigione

Emile Coué nacque nel 1857 e scoprì che la mente aveva il potere di curare il corpo durante i suoi studi per diventare farmacista. Successe quando ad un paziente con una malattia alquanto ingestibile e incurabile, somministrò un farmaco brevettato.

Con grande sorpresa del farmacista, che proprio non se lo aspettava, il suo paziente guarì all’istante e lui, incuriosito dallo strano caso, volle studiare il preparato per capire quale “principio attivo” avesse operato il miracolo.

Il suo stupore fu ancor maggiore quando effettuando le sue ricerche scoprì che il farmaco prescritto non aveva alcun potere terapeutico. In sostanza era solamente un placebo. Coué comprese senza ombra di dubbio che la guarigione dipendeva dalla fiducia del paziente nei confronti del farmaco e dello stesso farmacista a cui si era affidato.

Il dominio della mente, imprese impossibili divengono realtà

California Meridionale. Nei giardini di un albergo un centinaio di persone assiste ad una cerimonia molto particolare nella quale avverrà il miracolo di camminare sui carboni ardenti senza sentire dolore. È Tony Robbins, di Los Angeles a spiegare e guidare i partecipanti.

Ci sono due rettangoli di terra coperti di carboni ardenti, nell’aria crepitano e scoppiettano le braci. Le persone di dispongono in due file e mentre aspettano il loro turno continuano a mormorare “Fresco muschio, fresco muschio”. Robbins è il primo a cimentarsi nell’impresa.

Inspira un paio di volte poi si mette a camminare tranquillamente su carboni ardenti, senza il minimo problema arriva dall’altra parte, mette i piedi sul prato e li ripulisce dalla ceneri. I presenti sono estasiati, applaudono entusiasti. Sono desiderosi di provarci anche loro.

Chiaroundenza, quando si sentono le voci: i poteri della mente

Una poco nota forma di chiaroveggenza è la chiaroudenza, cioè quando si sentono attraverso l’udito cose che normalmente non si dovrebbero sentire. In pratica la persona ode delle voci come se fossero nella sua testa. La più famosa chiaoudente della storia è certamente Giovanna d’Arco.

La pulzella d’Orleans, figlia di contadini, visse nel Medioevo e come si può facilmente immaginare la sua vita era scandita dai suoni di quel tempo. Si alzava al canto del gallo la mattina e andava a messa al suono delle campane. Le notizie le aveva attraverso i viaggiatori che passavano dalle parti di dove abitava.

Sembrò naturale che, in un mondo fatto principalmente di suoni, la sua guida spirituale fossero “le voci”. Giovanna affermò di averle sentite la prima volta all’età di tredici anni. Ne sentiva tre, di tre guide spirituali che le indicarono quale sarebbe stato il suo futuro.

Erano l’arcangelo Michele, Santa Margherita e Santa Caterina che le portavano messaggi divini e predisponevano la sua vita futura e le predicevano il suo futuro. Le dissero che avrebbe condotto un esercito per liberare Orleans dall’assedio degli inglesi nel 1429.

Eusapia Palladino, italiana con poteri paranormali – parte II

Gli studiosi che furono invitati su Roubaud, l’isola di Richet, erano Frederic W.H. Meyers e sir Oliver Lodge, membri della British Society for Phisical Research (SPR) fondata nel 1872 da alcuni studiosi di  fenomeni paranormali di Cambridge.

Richet fece fare un tavolo pesantissimo e con le gambe a punta in modo che la Palladino non potesse utilizzare nessun trucco per sollevarlo, come ad esempio i piedi. Però appena vi mise sopra le mani il tavolo si mise a sussultare e poi si sollevò completamente da terra senza che lei ne fosse in contatto.

Dopo molti esperimenti Richet e i colleghi affermarono che non aveva utilizzato trucchi e i suoi poteri erano autentici. I due studiosi la invitarono a Cambridge alla loro riunione a ttuale dove venne fatta cadere in trappola da uno dei presenti, colta a barare e cacciata.

Eusapia Palladino, italiana con poteri paranormali – parte I

Eusebia Palladino nacque nel Sud dell’Italia nel 1854 cominciò ad essere soggetta a fenomeni di psicocinesi spontanea fin da bambina. All’età di dodici anni rimase orfana e i suoi poteri si manifestarono in tutta la loro portata quando la ragazza ebbe all’incirca vent’anni ed era sotto la tutela di un certo Damiani.

Non è dato di sapere esattamente quali fossero gli studi alla quale la giovane veniva sottoposta: veniva considerata rude, rozza e anche molto ignorante e incolta. Non considerava i suoi poteri qualcosa di particolarmente insolito e prezioso. In alcuni casi pare fosse stata trovata a usare inganni, ma in parecchi sostenevano che fosse in grado di provocare ben 39 fenomeni paranormali.

Attorno al 1890 uno psichiatra scettico, tale Cesare Lombroso, fu molto colpito dai racconti e volle andare a Napoli convinto di poterla smascherare. Invece dovette ricredersi. Grazie al suo parere positivo alcuni scienziati internazionali e intellettuali invitarono la Palladino a Milano per vederla all’opera.

Anne Moberly e Eleanor Jourdain, viaggio retrocognitivo – parte III

Anne e Eleanor arrivarono finalmente nei pressi del Petit Trianon e la prima vide una giovane donna bionda intenta a dipingere che sembrò quasi seccata della loro intrusione. Quando entrarono nel palazzo quasi si scontrarono con un gruppo di turisti.

Non parlarono tra loro di quanto era successo per un’intera settimana, probabilmente ancora incredule, o forse per la profonda depressione in cui entrambe erano cadute. All’inizio si scambiarono poche informazioni, poi ne tacquero per parecchi mesi, infine ne discussero.

Conclusero che il Petit Trianon doveva essere infestato. Le donne però avevano visto persone differenti. La Moberly aveva vistola donna seduta in giardino, Eleanor no. Scoprirono che il dieci agosto era una ricorrenza particolare, perchè cadeva l’annivewrsario dell’arresto della famiglia reale.

Le due donne si chiedevano se per caso non avessero intercettato una traccia telepatica della regina Maria Antonietta che aveva molto amato quei luoghi.