Il Ponte del Diavolo

 Siamo in estate, e la nostra mente e il nostro corpo richiedono un po’ di relax, staccare la spina anche per un giorno sarebbe di grande aiuto per ricaricare le “pile”. Un viaggetto lontano da tutti, anche fuori dall’Italia sarebbe meraviglioso, ma non sempre si ha la disponibilità economica o il tempo per farlo, quindi perché non optare per un luogo italiano, nonché estremamente suggestivo e misterioso come il Ponte della Maddalena? Esso è conosciuto anche come “Ponte del Diavolo”, perché la leggenda narra che sia stato costruito con l’aiuto di costui.

La notte delle streghe

 L’estate è finalmente arrivata e nelle sue calde sere afose che cosa c’è di meglio di starsene seduti all’aperto, magari intorno al falò, in un bosco che sembra fatato, con gli amici, a raccontarsi storie di fate e streghe che lì ci vivono. Così oggi vi racconterò una storia di streghe e di un giovane che non ha saputo scegliere per tempo.

La messa dei morti o Messa Nera

 Dall’inizio dei tempi, il popolo ha sempre avuto paura della morte, ma sopratutto, ha sempre avuto paura degli spiriti dei defunti, tanto è vero che per ingraziarli alcuni popoli facevano offerte quotidiane per acquietare l’anima del morto, in modo tale ch’egli non si rivoltasse contro i cari viventi, e non infestasse loro o la loro casa.

I guardiani della soglia

 In tutte i racconti mitologici, delle vecchie culture, che esse siano, celtiche o norrene, buddiste o shintoiste, romane o greche, egizie o babilonesi, si narra di uno spirito o entità che sorveglia l’entrata dei mondi, chiamato custode del limitare o guardiano della soglia. Molti di questi guardiani sono divinità, un esempio è Anubi, dio che governa gli inferni e li controlla. Ci sono però altri riferimenti, da cui possiamo trarre esempi, di fatti, diverse storie esistono che parlano di questi guardiani;

I Celti ed i Norreni: le differenze

 Molti sono stati gli studi e le ricerche fatte, nel corso dei secoli, da studiosi e archeologi, per scoprire la vita dei popoli antichi come i celti ed i norreni. Sappiamo che questi popoli non ci hanno lasciato molto di scritto su cui lavorare, le loro tradizioni e il loro sapere, veniva perlopiù tramandato a voce, di generazione in generazione. Tutto ciò su cui siamo venuti a conoscenza, e su cui abbiamo tratto notizie, lo dobbiamo ai primi Romani. Colonizzati dal popolo celtico, i romani, hanno assimilato le loro divinità e ovviamente le ricorrenze religiose, nonché le opere d’arte. I norreni/germani hanno invece preso molto dal popolo celtico, sia come pensiero politico sia come pensiero culturale,

Il castello di Glamis

Come in ogni castello grande e antico che si rispetti, girano voci di mostri e fantasmi che ci risiedono. Solitamente questi tipi di castelli sono chiusi e abbandonati, ma questo non è il caso del Castello di Glamis, che ad oggi è tutt’ora aperto al pubblico ed abitato.

I Kraken: leggenda o realtà?

 Le storie sui mostri marini sono spesso inventate dai marinai per spaventare i viaggiatori, e per far passare loro come dei grandi eroi forti e coraggiosi, ciò significa che questi mostri marini sono solo frutto di menti fantasiose, ma dobbiamo prendere in considerazione la possibilità che una minuscola parte della storia sia vera, e che da quella piccola parte nasca tutta la serie di leggende. Quindi tenendo ben a mente questo particolare, oggi vi racconterò la storia sul Kraken, un mostro marino ben noto tra il ‘500 e il ‘600.

Famosa leggenda giapponese “Yotsuya Kaidan” II parte

 …Continua

Iemon, era troppo codardo per ucciderla con le sue mani, così la prese e l’adagiò sul letto, poco dopo Oiwa si risvegliò. Non ricordava nulla dell’avvelenamento, si preoccupava solo del bambino, che scoprì subito di aver perso, e che inoltre la sua faccia era ripugnante, terribilmente sfigurata, nonostante tutto questo orrore e sofferenza Oiwa continuò a vivere.

Famosa leggenda giapponese “Yotsuya Kaidan”

 Le storie mitologiche, di qualunque cultura esse siano, cercano di farci capire e insegnarci qualcosa, ammetto di amare le storie giapponesi cosi profonde, fantasiose e a volte anche un po’ difficili da capire. Ed oggi vorrei farvi conoscere una storia, una delle più famose, che parla di fantasmi giapponesi e di Oiwa, questa storia è conosciuta in Giappone con il nome “Yotsuya Kaidan”.

Il gatto vampiro giapponese

 Oggi parleremo di una leggenda che ha origine in Giappone, la cui leggenda narra di un gatto vampiro che aggredì la favorita di un principe.

Il principe e la sua donna si lasciarono a notte fonda per coricarsi, ma la ragazza verso mezzanotte, a causa di un incubò si svegliò, e scoprì con orrore che accanto a lei c’era un gatto nero, non ebbe il tempo nemmeno di gridare, che il gatto la strangolò.

Il colpo della strega, le origini

 “Il colpo della strega”, chi non ha sentito parlare di questo dolore allucinante che colpisce la schiena, e ci fa rimanere piegati, anche per molte ore. Da bambina mi sono sempre chiesta del perché si chiamasse così, e a dire il vero, avevo anche un po’ di timore che potesse colpire pure me, dato che non sapevo cosa significasse e immaginavo, nella mia fantasia da bambina, che fosse una qualche maledizione lanciata da qualche strega. Ovviamente era solo una fantasia, un timore da bambina, ma vi siete mai chiesti del perché si chiama così? Cosa può mai centrare una strega con il mal di schiena? Un nesso ovviamente c’è, una storia che da origine a questo modo di dire.

Leggenda tibetana: avidità

 Le leggende sono storie che spiegano la coesistenza dell’uomo con la natura, esse spiegano come l’uomo deve comportasi con essa, e come la natura risponde al trattamento dell’uomo. Le leggende ci fanno capire cosa è giusto o sbagliato, qual’è il bene e il male. Oggi vi racconterò una leggenda tibetana, che spiega quale conseguenze, l’avidità dell’uomo, può provocare.

Quando la natura ringrazia

 Le leggende sono la base di ogni culto, essi spiegano, seppur a volte, andando oltre la realtà e mischiando un po’ di pura fantasia, come e perché la natura si comporta in un certo modo, e come l’uomo deve avvicinarsi ad essa in modo corretto. Un esempio è questa leggenda giapponese che sto per raccontarvi, la quale spiega di come essere generosi con la natura e con gli esseri che ci abitano, spesso può ricompensare.

L’origine della civiltà Etrusca

 Tempo fa parlammo degli Etruschi, di questo popolo misterioso, di cui le testimonianze letterarie sulla loro origine siano così rare e poco credibili, infatti le informazioni che ci sono rinvenute fino ad oggi sono unicamente provenienti dai Greci e dai Romani.