Gli Shaker e gli spiriti

Nel XVIII secolo, in Inghilterra nasceva il movimento degli shaker. Solo una dozzina di anni dopo sarebbero salite alla ribalta le sorelle Fox, di cui abbiamo già parlato. Questo movimento prendeva il nome dalle danze che i membri della congregazione facevano.

Cosa avevano in comune gli shaker e le sorelle Fox? Gli spiriti dei defunti. Anche gli shaker comunicavano con loro. Erano nati come una affiliazione dei quaccheri e in America prosperarono dal 1826. Si contavano ben 18 comunità di shaker negli Stati Uniti in quei tempi.

I membri della congrega credevano nella parità dei sessi, erano pacificisti e praticavano il celibato. Ritenevano anche di poter parlare con i loro defunti e con i personaggi importanti trapassati. Fu nell’agosto del 1837 che venne segnato l’inizio di una intensa attività spiritica.

Poltergeist perseguita una tomba a Barbados

Nell’isola di Barbados, situata nelle Piccole Antille, una tomba di famiglia era perseguitata da un poltergeist che continuò a manifestarsi per anni in quel luogo.

I primi ad accorgersi di qualcosa di strano furono i Chase, proprietari terrieri nell’isola, nel 1812, appena dopo la morte della figlia Dorcas. La famiglia possedeva una semplice cappella mortuaria in un cimitero vicino a Bridgetown dove seppellirono la ragazza il 6 luglio.

Alcuni giorni dopo la sua prematura morte si sparse sull’isola la voce che la ragazza si fosse lasciata morire di fame a causa delle crudeltà subite dal padre. Alcune settimane anche l’uomo, che non godeva della simpatia delle persone, morì improvvisamente.

I fantasmi dei vivi e quelli dei morti

Nel 1886 Edmund Gurney, uno dei fondatori della SPR (società di Ricerca Psichica) scrisse insieme a Frederic Meyers e Frank Podmore, il libro Phantasms of the Living, ovvero “Fantasmi dei vivi“.

L’opera richiese tre anni di lavoro e si sviluppò in due volumi. Erano catalogati nelle fitte pagine circa settecento casi di apparizioni di defunti appena morti o apparizioni di “crisi”, come venvano chiamate.

Queste però non venivano ritenute vere esperienze fuori dal corpo, visto che avvenivano dopo la morte. Le migliori testimonianze furono ritenute quelle in cui casi di persone raccontavano di essere “uscite dal corpo” come essere spirituale per recarsi altrove.

Lo spiritismo nel 1800 tra religione e scienza

Durante quel secolo di grandi cambiamenti lo Spiritismo divenne un punto di ingresso, un qualcosa che poteva conciliare qualsiasi paradosso e andar bene a tutti nel senso che la religione avrebbe potuto dimostrare che c’era una vita dopo la morte e posto fine alle inquietudini che derivavano dalle scienze che parevano defraudare l’uomo della sua spiritualità.

Lo spiritismo interessava tutte le classi sociali ed era di conforto. Era un sistema per soddisfare le esigenze dell’era vittoriana in cui le persone, che avevano perso i loro cari, avevano solo bisogno di una speranza.

Sapere che il defunto stava bene e sentirlo comunicare attraverso un medium poteva far stare meglio i vivi. Inoltre, chi si avvicinava alla morte, aveva lui stesso delle speranze.

Klaus Schreiber e la sintonizzazione sui defunti

Klaus Schreiber, ex ispettore tedesco di dispositivi antincendio, aveva la particolarità di comunicare con il suo televisore! Era il 1982 e quel giorno Klaus, in compagnia di alcuni amici, conversava su un programma tv in cui parlavano di messaggi da altre dimensioni.

Quasi per gioco Klaus propose di cercare di contattare un amico scomparso di recente, un certo Peter. Si procurò un registratore e lo accese poi chiese attraverso il microfono “dove sei Peter?” e lo invitò a bersi una birra. Dopo un pò di silenzio riavvolse il nastro e lo ascoltò.

Verso la fine della registrazione si udiva chiaramente una voce che non apparteneva a nessuno di loro. Avendolo conosciuto poterono identificarla come quella del defunto Peter. Affascinato da questo accadimento Klaus trasformò la sua cantina in un piccolo laboratorio da esperimenti e cominciò a cercare ulteriori contatti con i defunti.

Psicocinesi collettiva, le teorie degli studiosi: da de Gasperin alla Owen

Fin dalla nascita del movimento spiritista alcuni studiosi hanno sempre sostenuto che fenomeni di psicocinesi non fossero da attribuire agli spiriti, ma assolutamente alle persone che che dicevano di evocarli: gli spiritisti. I fenomeni paranormali non erano quindi da imputare ad un altro mondo.

Tra gli studiosi convinti di ciò c’era il conte Agenor de Gasparin, un uomo politico francese, che nel 1854 dopo aver esaminato a fondo un gruppo di spiritisti in Svizzera, concluse che gli episodi di telecinesi a cui aveva assistito durante le sedute spiritiche erano prodotti da chi sedeva al tavolo, non dagli spiriti dell’aldilà.

L’uomo era convinto che inconsciamente gli esseri umani fossero in grado di influenzare gli oggetti con la loro volontà collettiva. Questa sua teoria venne confermata tempo dopo, circà alla metà degli anni ’60, quando dei membri della society for Research on rapport and Telekinesis (SORRAT) dekllo stato del Missouri, cominciò a tenere sedute settimanali.

Lo stato mentale del medium, le comunicazioni con i morti – parte II

Leopold era l’uomo che aveva salvato Hèléne quando era bambina il giorno in cui era stata assalita da un cane. Si era poi dato alla fuga senza dirle come si chiamasse o altro. Flournoy, il professore di psicologia, arrivò a concludere che il potere di telecinesi e di telepatia imputati a Hèléne fossero del tutto veritieri. Affermò che la donna aveva poteri paranormali.

Hèléne sembrava fosse predestinata a questa vita di talenti paranormali fin dall’infanzia e il suo sdoppiamento di personalità non fosse dovuto, come pensavano, ad un trauma. Un’altra donna fu studiata dagli psicologi. Si trattava di Pearl Curran, di Saint Luis. Lei era stata una persona normale fino al luglio del 1913 quando dilettandosi con la tavola di Ouija ricevette un messaggio.

Diceva: “Vissi molti mesi fa, ora ritorno. Mi chiamo Patience Worth“. La ragazza era in realtà una quacchera nata nel 1600 in Inghilterra e parlava solo tramite la Curran. Dalla bocca di quest’ultima uscivano poesie, romanzi, commedie che trovavano lettori in tutti gli Stati Uniti.

Lo stato mentale del medium, le comunicazioni con i morti – parte I

I grandi medium del passato hanno attratto l’interesse degli psicologi che volevano spiegare le loro “presunte” comunicazioni con l’aldilà e gli spiriti dei morti attraverso la patologia che chiamano “dissociazione” della personalità, in pratica una malattia della mente.

Questa patologia era stata descritta per la prima volta nel 1815 e divenne famosa grazie a Robert Louis Stevenson che la utilizzò nel suo racconto Dottor Jekill e Mister Hyde, il suo mostruoso alter ego. Le due persone che convivono hanno caratteristiche completamente diverse e la seconda sfugge alla prima, non ha cioè controllo cosciente su di essa.

Gli psicologi erano convinti che sorgesse a causa di un grave shock emotivo come la perdita di un genitorie, di un grande amore, per esempio. La prima medium che venne studiata a fondo in questo senso fu Hèléne Smith che all’età di trent’anni aveva aderito al circolo degli spiritisti di Ginevra.

L’evocazione degli spiriti nelle tribù indiane

In parte ne abbiamo già accennato: la tradizione degli indiani del Pacifico nord-occidentale insegnava loro che in ogni animale, cioè racchiuso dentro nella sua pelle, c’era lo spirito di un uomo.

Forse per questo gli indiani portavano rispetto a tutte le creature viventi e anche se le uccidevano per procacciarsi il cibo poi davano loro una degna fine in modo che i lori spiriti potessero informare i loro simili sul trattamento ricevuto.

Non è molto chiaro se spirito dell’uomo e spirito dell’animale convivessero all’interno dello stesso corpo di animale! visto come viene riportato questo loro modo di pensare ed agire.

Luis Antonio Gasparetto, pittore che non sa dipingere: spiriti guida

Gasparetto, psicoterapeuta brasiliano, non solo non sapeva dipingere, ma nemmeno dare una sola pennellata ad una tela! Eppure deve la sua fama ai numerosi quadri da lui dipinti con un’incredibile varietà di stili. Il merito di questo suo “strano” talento? Gli spiriti.

Anime di pittori che hanno scelto lui come veicolo per proseguire con la realizzazione delle loro opere. Luis Antonio nasce a San Paolo nel 1949 e scopre di essere channeler all’età di sette anni. Durante una seduta della madre, una medium, cominciò a dipingere automaticamente, come se la sua mano fosse guidata.

Passarono sei anni prima che riprendesse l’attività di dipingere e da quel momento ha prodotto opere nello stile di Goya, Van Gogh, Picasso e non solo. Anni dopo, nel 1978, venne ripreso in diretta durante una trasmissione mentre dipingeva ventun quadri, alcuni simultaneamente.

Le sorelle Fox, Leah con Maggie e Kate: lo spiritismo si diffonde

Il libretto che E.E. Lewis scrisse sui fenomeni che avvenivano in casa Fox, dove le due sorelle Maggi e Kate, parlavano con lo spirito del venditore, arrivò nelle mani di un’altra delle sorelle, Leah, maggiore delle altre due. La donna, ormai trentacinquenne, viveva con la figlia a Rochester.

Il marito, il signor Fish, se l’era svignata lasciandola da sola a crescere la figlia, ma la donna era ingegnosa e si era adattata a lavorare dando lezioni di musica e riuscendo a conquistare una certa indipenza per sé e la figlia in un periodo in cui non era facile per una donna riuscire a cavarsela da sola. Era poi contrario al costume dell’epoca.

Comunque, venuta in possesso del libretto, Leah lo lesse e partì subito alla volta della casa di famiglia dove volle parlare, lontano da orecchie indiscrete, anche dei genitori, alle due sorelle minori. Così iniziò a portarle nei salotti della gente bene, dei ricchi, a fare sedute spiritiche e quant’altro.

Poteri della mente, la psicocinesi e i primi studi a riguardo

Che la mente possa avere un’influenza occulta sulla materia è un’idea che risale all’antichità, però solo nel 1600 si arrivò ad affermare che si doveva indagare nel fenomeno della psicocinesi. Una delle maggiori menti dell’epoca, Francis Bacon, nel 1627, nella sua raccolta di saggi di storia naturale, Sylva sylvarum, arrivò a sostenere che l’uomo aveva un potere occulto in grado di influenzare il mondo materiale attraverso la forza esercitata dal pensiero.

Baco sosteneva che si poteva provare facendo piccoli esperimenti utilizzando i dadi o le carte, ma fu solo due secoli dopo, cioè nel 1800, che l’indagine della materia si fece seria, sotto esame il fenmeno del phi. 

A metà dell’800 vi fu anche l’avvento dello spiritismo che ben presto stimolò tutti quegi argomenti e fenomeni che potevano essere in relazione alla parapsicologia che prese piede sia in Europa che in America. Questo movimento si basava sull’idea che le anime, rimaste prive di corpo terreno, ormai defunto, e sopravvissute nell’aldilà proprio come spiriti, tentassero, attraverso i medium, di parlare ai vivi.

Lo spirito di un guerriero in visita ad una casalinga

 Nel 1977 la casalinga Judy Zebra Knight ricevette la visita dello spirito del guerriero Ramtha, vissuto 35.000 anni prima di lei. Ramtha veniva dal continente perduto di Lemuria e le sue gesta leggendarie erano tramandate dagli indù che lo ritenevano la reincarnazione del dio Visnù.

Ramtha era l’Illuminato, e aveva preso parte alla battaglia che aveva portato i lemuri alla conquista di Atlantide, mentre Judy diceva d’essere la reincarnazione della sorella morta annegata.

La Knight continuò a ricevere le visite dello spirito guerriero per ben otto prima di parlarne e lo fece solamente dopo che Shirley McLaine ebbe a raccontare le sue esperienze.

Daniel Douglas Home, il famoso medium dello spiritismo

Daniel Douglas Home nacque as Edimburgo, in Scozia, nel 1833, ma da bambino fu mandato nel Connecticut, a vivere con alcuni zii. Sin da bambino pare avesse avuto diverse esperienze paranormali, ma la più straodinaria la ebbe e 17 anni.

Da quanto viene raccontato una notte gli apparve il fantasma della madre, a cui era stato molto legato. In seguito a quell’apparizione, in cui la donna gli disse: “A mezzanotte, Dan”, lui scoprì che sua madre era morta proprio a quell’ora.

Poco dopo questo episodio nella casa degli zii cominciarono ad udirsi strani colpi, a quali Daniel cominciò a rispondere con altri colpi, spiegando che era il modo di comunicare con gli spiriti. I mobili si spostavano da soli e i due adulti erano molto angosciatie finirono per cacciarlo di casa.