Epifania e Teofania, tradizioni a confronto

Epifania e Teofania sono due termini utilizzati per intendere lo stesso giorno, la stessa celebrazione del sei gennaio. Il rpimo temine viene utilizzato in Occidente e sta a rappresentare l’arrivo dei Re Magi a Betlemme, a cospetto di Gesù con i loro doni. Il secondo vocabolo, invece, indica l’apparizione di Dio durante il battesimo di Gesù.

La parola epifania deriva dal grco e stava ad indicare l’apparizione di una dea o dio sotto forma umana. Questa festa è stata celebrata la prima volta dai cristiani il sei gennaio grazie a Clemente di Alessandria nel 215 d.C.  per commemorare il battesimo di Gesù.

La dodicesima notte e l’Epifania

La dodicesima notte precede il dodicesimo giorno e conclude il periodo Natalizio, ossia le celebrazioni inerenti il Natale ed è un momento di allegria. Se fino a questo giorno si sono tenuti appesi gli addobbi di queste festività una superstizione dice che porta sfortuna tenerli anche dopo la dodicesima giornata.

Una tradizione narra che nell’antichità del mondo celtico, durante il festival della dodicesima notte l’ordine delle cose sarebbe stato capovolto. Veniva preparata una torta con dentro un fagiolo e chi lo trovava sarebbe stato il re fino allo scoccare della mezzanotte, il re un semplice contadino.

La Befana nelle tradizioni italiane

La festa della Befana, o dell’Epifania sembra derivi da un festeggiamento degli antichi Romani dedicato alla dea pagana chiamata Strenia. In quel giorno venivano portati doni per festeggiare il nuovo anno.

Venivano donati fichi, miele e datteri. Poi è diventata una festa cristiana, come tante altre, alla quale sono stati associati i tre Re Magi che andavano a trovare Gesù appena nato.

Leggende e tradizioni del Capodanno nel Mondo

Se l’ultimo dell’anno, ovvero la notte di San Silvestro, è festeggiata un pò dappertutto e lo stesso vale per il Capodanno non è uguale per le tradizioni e le superstizioni. Queste variano da paese a paese.

Vediamo cosa fanno le persone a seconda della loro nazionalità per concludere l’anno e iniziare al meglio quello nuovo. Cominciamo dai giapponesi.

Passao i giorni prima del Capodanno a pulire la casa da cima a fondo: è un modo per togliere la polvere, ma anche il “passato” per potersi concentrare sul futuro! Si lasciano indietro ingiustizie e brutture pulendole via.

La notte di San Silvestro, tradizioni e superstizione

Le tradizioni e superstizioni legate all’ultimo giorno dell’anno sono davvero parecchie, alcune però sono più conosciute di altre. Una che sicuramente conoscete è quella che allo scoccare della mezzanotte vuole che ci si baci con tutte le persone che si hanno attorno, si scambino con loro gli auguri per il nuovo anno e si faccia il brindisi.

Il conto alla rovescia degli ultimi secondi, fatto ad alta voce tutti insieme crea uno spirito comune e la gioia dell’attesa. Brindisi e baci sono di rigore, ma non solo questo. Vediamo cosa significano le tradizioni e quali superstizioni vi sono legate.

Attirare le fate nella vostra casa

Vi ho parlato di come attirare una fata nel vostro giardino e delle piante e dei fiori che queste piccole creature preferiscono, però volendo le potete ospitare anche in casa. Come potete fare per farle arrivare da voi?

Come vi dicevo nell’altro post le fate amano tantissimo i dolci al miele, sono davvero molto golose. Se preparate dolcetti con questo ingrediente, oppure con latte e miele e latte e burro, e lo mettete in dei piattini sul davanzale della finestra state certi che arriveranno.

La Cina – mitologia e storia

Bisogna ricordare che, nella mitologia cinese il mondo si formò da un gigantesco corpo primordiale, almeno secondo la versione originaria nelle province sud-occidentali:

PANKU: all’inizio dei tempi c’era solamente un grande uovo nel quale dormiva il gigante Panku che dentro di esso aveva il caos ed attorno l’oscurità.
Quando Panku si svegliò, ruppe l’uovo ed il contenuto formò il cielo e la terra.

Per migliaia di anni fu occupato a tenere separati il cielo e la terra, fino alla sua morte che portò il suo corpo ad una mutazione incredibile dove la carne divenne il terreno dei campi; la pelle, vegetazione; il sudore, pioggia; il respiro, vento e nuvole; la voce, tuono; gli occhi, sole e luna;
gli arti, montagne; i capelli, cielo e stelle; le pulci, gli antenati dell’uomo.

Attirare le fate nel tuo giardino

Personalmente mi piace l’idea di avere delle fate benevole in giardino. Mi immagino piccole creature umane, alate e dolci che volano di fiore in fiore e rallegrano l’ambiente. Ma come si possono attirare le fate nel proprio giardino? Ed è davvero possibile?

Sembrerebbe di sì, ci sono alcuni modi per avere fatine nel proprio giardino. Come prima cosa però è necessario decidere quali tipi di fate si desiderano attirare, vi parlerò di questo in un altro post, visto che ce ne sono davvero tanti!

Dopo aver deciso quale tipo di fata vorreste attirare, ammettiamo che siano fate dei fiori, dovete piantare nel vostro giardino le loro piante favorite. Per esempio ci sono fiori con i petali con i quali le fate si fanno i vestiti, amano confezionarseli per conto loro.

Snegurochka, ragazza della Neve nel Natale russo

In Russia per quanto riguarda le leggende del Natale è famossima quella di Snegurochka, la ragazza della neve, figura popolare della loro tradizione. Si tratta di una giovane ragazza nipote di Ded Moroz, il Nonno Gelo che lo aiuterebbe durante la notte a consegnare i doni ai bambini.

Il Nonno Gelo, che somiglia moltissimo a Santa Clause, e Snegurochka scendono per il camino per portare i ragali ai bambini e mangiano e bevono ciò che i piccoli lasciano per loro. Sulla nascita della ragazza della Neve ci sono varie leggende una delle quali narra che una coppia di anziani sposi che non riuscivano ad avere figli la plasmò con la neve.

La leggenda delle fate nel Natale tedesco

La parola fata deriva dal latino “destino”. Le fate sono delle cugine delle Parche, che si narra sapessero controllare il destino e il destino della razza umana in particolare. Le fate legate al Natale sono creature buone e gentili, deliziose, nulla al confronto delle Parche.

Si dice che compaiano in questo periodo dell’anno per aiutare l’uomo a rimanere buono e disponibile. La leggenda tedesca di cui vi narro oggi parla di un bel giovanotto non sposato di nome Otto che un giorno, mentre era a caccia, lasciò cadere il suo anello nello stagno vicino al suo castello.

Natale, la leggenda del ragno

C’è una leggenda tedesca e ucraina che parla di un ragno e del Natale, io non l’avevo mai sentita, ma è davvero molto carina. A dimostrazione che ogni nazione e ogni popolo ha le leggende natalizie, da cui derivano le consuetudini.

Questa storia narra di una donna, una casalinga che per accogliere Gesù Cristo che arriverà a benedire la casa, la pulisce da cima a fondo. Non resterà nemmeno un granello di polvere. Nel suo pulire ha però allontanato i ragentti di casa affinchè non sporcassero dove lei ha pulito.

La leggenda della stella di Betlemme – parte III

L’ultima teoria che vorrebbe spiegare la leggenda della stella di Betlemme è una particolare configurazione di un pianeta con un altro, in una costellazione mai osservata che avrebbe affascianto gli uomini tanto da sembrare una stella tanto luminosa.

Pare che attorno al 6 a.C. vi fu una grande congiunzione tra i pianeti Giove e Saturno che passarono tre volte nel giro di breve tempo (29 maggio, 30 settembre e 5 dicembre di quell’anno). Un altro evento si verificò il 25 febbraio del 6 a.C. e coinvolse oltre ai due pianeti di cui sopra anche Marte nella costellazione dei Pesci.

La leggenda della stella di Betlemme – parte II

Le quattro teorie sulla stella di Betlemme prendevano in considerazione la prima la possibilità che si fosse trattato di un grosso meteorite particolarmente luminoso che rimase nel cielo solamente pochi istanti, ma quanto bastava per fornire la direzione ai Re Magi.

La seconda teoria avanzata parla di una stella cometa dalla luminosità intensa che avrebbe solcato il cielo terrestre e sarebbe rimasta visibile per intere notti, a causa del movimento. I Magi ne avrebbero seguito la coda per arrivare a Betlemme e quindi a Gesù.

La Cina – mitologia e storia

Xiwangmu, la Regina-Madre d’Occidente, è stata associata ai territori occidentali, dove vivevano i Tokhariani. Lei era una dea della fecondità, con un’intensa attività sessuale, ed anche la guardiana dei frutti dell’immortalità e regnava anche sui destini umani e sull’occidente, considerata la terra dei morti, e poteva scatenare epidemie.

Xiwangmu la si può paragonare alla dea tedesca Frija o alla scandinava Freyja, inoltre sembra anche che sia stata una forma di Nüwa, altra dea della fecondità, ed entrambe avevano dei legami con i serpenti; Xiwangmu, come Nüwa, aveva una relazione con gli strumenti musicali a fiato.