
I processi alle streghe e l’orrore di quel periodo ebbero un peso devastante sull’Europa e sulla sua economia, ma non tutti si erano fatti prendere dalla follia collettiva. Alcune persone, in verità solo i più coraggiosi e sani di mente, protestarono.
Uno di questi fu Friedrich von Spee, un gesuita tedesco che all’inizio del 1600 raccoglieva le ultime parole e confessioni dei poveracci che venivano condannati a morte per presunta stregoneria. Tutti quanti si professavano innocenti fino all’ultimo così il sacerdote giunse alla conclusione che in pratica nessuna fosse una strega.
Nel 1631 pubblicò un libro, intitolato “Cautio Criminalis“, nel quale condannava la tortura e domandava per gli imputati processi regolari con difensori, però non era facile nemmeno per lui che alla fine dovette pubblicare il suo libro in forma anonima.