Le case più infestate d’America e d’Italia

Oggi torniamo a parlare di case infestate dai fantasmi. Molti di voi scettici si chiederanno se realmente queste case esistono, altri saranno sicuri della loro esistenza, mentre altri ancora son sicuri che i fantasmi non possano interferire con il mondo terreno.

Oramai ci sono innumerevoli film che parlano di fantasmi, basta pensare a Paranormal Activity, o il nuovo Insidious, tutti decisamente volti a presentare una realtà decisamente negativa.

Bando alle ciance, i fantasmi e le case stregate esistono davvero, da secoli l’essere umano parla di castelli infestati, luoghi terribili dove si odono urla strazianti e si avverte la presenza di fantasmi. Nelle case spesso e volentieri rimangono ancorate delle persone e se ne sente la presenza costantemente.

Storie di fantasmi gentili

In genere quando si hanno esperienze che risultano inspiegabili e per cui la gente ci etichetterebbe come un pò “matti” non le si racconta facilmente o perlomeno solo a chi pensiamo degno di stima e fiducia.

A nessuno piace esser preso come una persona scarsa di intelligenza, facilmente suggestionabile o un pò fuori dagli schemi, ma per chi amasse questo particolare campo, avesse visto un fantasma o avrebbe piacere a leggere delle storie… qui le può trovare!

Aldilà dell’oceano ci sono molte più possibilità di entrare a far parte di congregazioni che raccolgono persone con esperienze simili, si trovano anche siti che, in inglese, riportano esperienze paranormali, come quella che vi racconto oggi la cui protagonista è una ragazza che si dice piuttosto scettica.

Storie di fantasmi di tutti i giorni

Questa storia ha un pò di anni, nel senso che è successa quando il protagonista aveva dieci anni, ma come questa ce ne sono tante. Moltissime persone vivono questa esperienza e si ritrovano nella vita di tutti i giorni a vedere un fantasma.

Quando aveva dieci anni vide il suo primo fantasma. Il ragazzino era con lo zio e stavano portando una mucca al macello per fare i classici hambuger americani. Si trovavano vicino alla ferrovia nella Novantesima Strada.

Il bambino era seduto sul camion e le porte della cabina erano aperte quando ad un certo punto vide tre figure schelettriche, una ragazza e due ragazzi. Non che dallo scheletro si capisse proprio, ma gli arrivò il pensiero di chi fossero.

Paranormal Activity, il fantasma sulla scala

Qualche anno fa il cinema ha sconvolto tutti con il film Paranormal Acvtivity. C’erano persone che vedendo la pellicola si sentivano male. Dopo il primo è arrivato il prequel che parlava di eventi accaduti precedentemente e a ottobre sarà nelle sale il numero tre.

Le attività paranormali attirano moltissime persone, non soltanto a causa del film in sé, ma per la possibilità più o meno remota che cose simili siano vicine alla realtà. Non nel senso di morti ammazzati, tagli di gole e quant’altro, ma dal punto di vista di fantasmi, demoni e presenze inspiegabili e invisibili.

Beatrice Cenci ed il Fantasma del ponte di Castel Sant’Angelo

Il fantasma di Beatrice Cenci
Oggi per il ciclo fantasmi dal passato, voglio raccontarvi la storia molto interessante della graziosa fanciulla Beatrice Cenci, sfortunata ragazza romana vissuta alla fine del Cinquecento.

Secondo la leggenda, si dice che compaia nella notte fra il 10 e l’11 settembre, lungo il ponte che conduce a Castel Sant’Angelo.

Ora passiamo alla storia della povera ragazza, che è diventata simbolo dell’ingiustizia. Beatrice era la figlia di Francesco Cenci, un nobile dal temperamento violento e condotta immorale che spesso e volentieri gli avevano causato problemi con la giustizia papalina.

Il Poltergeist e la ragazzina

Virginia Campbell era una ragazzina di undici anni che viveva nel villaggio di Sauchie nella Scozia Centrale. Figlia più piccola di una coppia anziana di contadini iniziò a ricevere le visite di un poltergeist che la seguiva anche a scuola.

La bambina era momentaneamente a casa del fratello maggiore e della cognata mentre i genitori ultimavano il trasloco per trasferirsi dall’Irlanda alla Scozia, appunto. Virginia dimostrava più della sua età, ma oltre a questo non aveva nulla di particolare.

Aveva un’intelligenza pronta e vivace, amava scherzare, ma era anche timida. Una sera di novembre la ragazzina scese al piano di sotto lamentandosi dei rumori che sentiva nella sua camera e che le impedivano di dormire.

Un poltergeist pasquale

I poltergeist sono fenomeni che durano relativamente poco, anche se si hanno casi in cui le manifestazioni sono perdurate parecchio e possono diventare molto pericolosi se in qualche modo viene utilizzato il fuoco.

La casa dove avvengono si può incendiare se nessuno si accorge per tempo del divampare del fuoco. Il poltergeist di cui vi parlo avvenne nel 1958 a casa dei coniugi Graham e Vera Stringer proprio nel periodo pasquale.

Visita dall’aldilà

 Oggi parleremo del momento in cui l’anima sta per lasciare il corpo e si è in uno stato di premorte e di semi-coscienza dove riusciamo a vedere il sottile strato che ci congiunge all’aldilà. Molte persone in punto di morte vedono amici e parenti accanto al loro che gli chiamano e gli danno fiducia per passare “oltre”, tante testimonianze ci sono di parenti o amici cari che hanno visto il moribondo parlare con un amico o con il proprio genitore morto.

Una testimonianza venne scritta dallo scrittore Mattiensen nel suo libro “Das personliche Ueberleben des Todes” che raccontò, grazie alla testimonianza del colonnello Cosgrave, l’apparizione del defunto Walt Whitman al letto di morte del suo amico e biografo il poeta Horace Traubel un uomo che dedicò la sua vita alla spiritualità.

Ritorno dal passato

 In una lettera del 5 aprile 1926 scritta a Mlynow Wolynski ed indirizzata al direttore della rivista “Zagadnienie Metapsychiczne”, il professor dell’università di Dublino, il proffessor Bronislaw Bouffall raccontò la sua esperienza paranormale avvenuta nel “Grand Hotel” di Heidelberg.

Il giovane Bouffall studiava all’Università di Heidelberg dove conobbe il suo compagno Josef Zakrzewski, oriundo della Podolia, che allora si dedicava agli studi di filosofia, finiti per entrambi gli studi si trasferirono, Zakrzewski si trasferì a Monaco di Baviera, dove poco più tardi morì in un duello con l’allora segretario della Legazione Russa alla Corte di Baviera, il conte C.

Il fantasma del castello di Wildenstein

Edifici datati e molto antichi spesso contengono cariche di impressioni pschiche oppure fantasmi e vengono detti “infestati“. Un esempio di questo è il castello di Wildenstein, una costruzione del 1400 che sorge vicino Heilbronn, in Germania.

Sono moltissime le persone, generazioni di proprietari, visitatori e anche dipendenti, che hanno sostenuto di aver assistito ad eventi misteriosi. Tra gli episodi uno in particolare desta attenzione e interesse.

Avvenne nel 1945, appena dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale quando molti soldati americani vennero alloggiati nel castello. Una sera, mentre uno di loro faceva il bagno, la porta del locale si aprì ed entrò una donna giovane e vestita di bianco.

Il rituale che fa allontanare il fantasma

Prima che il Buddismo arrivasse in Tibet le persone che vi erano nate e vi abitavano praticavano una religione “animistica” chiamata Bon. Era una fede sciamanica piena di complicati rituali molti dei quali vennero poi adottati dal buddismo tibetano e praticati ancor oggi.

Uno di questi riti conosciuti e praticati è lo shedur che serve per allontanare gli spettri, per esorcizzarli.

Lo shedur è un rituale lungo e complicato che dura sei giorni. Una volta, nel 1981, venne fatto a Dharamsala, luogo in India dove si erano rifugiati molti tibetani perseguitati dal governo cinese e dall’esercito che aveva invaso le terre del Tibet.

Apparizioni di fantasmi alle persone sbagliate – I

Spesso le persone, nel momento della morte, sentono il bisogno di apparire ai loro cari erp un ultimo saluto, o anche solo per stablire un momento di unione. Le apparizioni di fantasmi nel momento di crisi, che viene identificato con la morte, o con episodi molto pesanti, non sono rare.

Raro è però che il fantasma, l’anima che lascia il corpo, appaia a qualcuno che non è della famiglia, creando così un legame, che non c’entra molto. Potrebbero essere definiti errori? O forse lo spirito decide di mostrarsi a quella persona in particolare per dei motivi suoi?

Fantasmi al momento della morte – II

Ricordate che vi accennavo della signora Collyer? Aveva avuto l’apparizione del figlio al momento della sua morte. Il ragazzo le era apparso di notte con delle ferite alla testa e lei la mattina dopo l’aveva raccontato al marito e alle quattro figlie che avevano dato poco credito al suo racconto, credendolo soltanto un brutto incubo.

La povera signora però sapeva benissimo non trattarsi di un sogno, ma passarono due settimane prima che sapessero che il capitano Collyer era morto a causa della collisione con un altro battello.

Un pezzo della nave gli era caduto addosso fracassandogli la testa, proprio come l’aveva visto la donna.

La famiglia Pach, telecinesi e poltergeist

La famiglia Plach abiva a pochi chilometri dagli Schrey, anche loro avevano una figlia adolescente, ma andiamo per ordine. Era il 1947 e Maria e Franz Plach stavano giocando tranquillamente a carte nel loro tinello con Mitzi, la loro figlia adottiva quattordicenne.

Ad un tratto però si resero conto che le carte del mazzo erano sempre meno e che finivano stranamente per terra, sotto il tavolo. Non diedero importanza alla cosa, le ripresero e continuarono a giocare, poi però alla mano successiva, le carte scomparvero definitivamente.

I Plach smisero di giocare senza dare molto importanza alla cosa, ma poi durante la notte, mentre dormivano, oggetti di ogni genere furono loro scagliati contro. Cercarono di accendere le luci, ma le lampadine erano state allentate e la porta della camera chiusa dall’esterno.