L’iniziazione sciamanica

 Oggi vorrei parlarvi dell‘iniziazione sciamanica in tempi antichi, dove si diventava sciamani solo ed esclusivamente se gli Dei lo volevano, lo sciamano o l’eletto doveva affrontare un viaggio spirituale abbastanza duro fatto di prove che sfioravano la pazzia e la morte.

Pochi erano gli eletti che venivano scelti dagli Dei per diventare sciamani, questi venivano scelti grazie ad una predisposizione innata, la chiamata o vocazione avveniva durante una malattia o un incidente violento che portava la persona quasi alla morte. Nel periodo del coma avvenivano allucinazioni, visioni, gli Dei davano al prescelto indicazioni della strada da seguire, della missione che doveva compiere nella vita terrena, inoltre gli mostravano la sua anima e il suo corpo astrale dilaniato dagli spiriti, in modo feroce e violento, per poi mostragli il suo corpo rinato con nuove membra, con nuovi organi e con nuovi fluidi, tutto questo stava a rappresentare la rottura della vecchia vita e la rinascita di quella nuova, con poteri e una conoscenza divina nuova. Solo morendo alla loro precedente esistenza potevano affacciarsi ad una nuova vita.

Il numero 12

Tempo fa vi parlai del numero sette della ricorrenza che ha esso nella nostra storia e del mistero che lo avvolge, oggi invece vorrei parlarvi di un altro numero importante il 12, anch’esso è presente molte volte sia nella nostra vita sia in diversi religioni, vediamo dunque:

Dodici le costellazioni
Dodici i pianeti
Dodici i segni zodiacali

Le biblioteche nascoste

Oggi vorrei parlare di uno dei tanti segreti che custodisce il mondo e che forse sono state scoperte ma non dette, le biblioteche nascoste che racchiuderebbero segreti di civiltà antiche vissute prima di noi.

Nel 1964 a New York fu costruita una biblioteca sotterranea che dovrebbe sopravvive anche alle possibili catastrofi che si abbatteranno sulla terra, e questa racchiude ben 44 oggetti che rappresentano la nostra storia e ciò che noi abbiamo scoperto in tutta la nostra esistenza, la biblioteca servirebbe ipoteticamente ad un prossimo popolo che abiterà la terra per capire chi eravamo e cosa facevamo.

C’è chi pensa che una civiltà scomparsa abbia fatto qualcosa di simile sapendo di essere destinata alla distruzione, e avrebbe custodito in una biblioteca sotterranea la propria scienza e il proprio sapere. Di nascondigli così ne sono stati scoperti molti ma i scopritori hanno voluto tenere nascosto il luogo, sperando che la gente si fidasse solo della loro parola.

I tredici teschi del destino

Oggi vorrei parlare di una scoperta e di una leggenda Maya che narra di 13 teschi dai poteri misteriosi, si dice che quando si troverà l’ultimo teschio avverrà un cambiamento radicale sulla terra e un ulteriore evoluzione della conoscenza umana.

Secondo la leggenda Maya tramandata oralmente, nel mondo, seppelliti e nascosti, ci sono 13 teschi di quarzo puro che nasconderebbero informazioni sulle origini del mondo e il destino dell’umanità, sempre secondo la leggenda quando i 13 teschi saranno tutti scoperti e riuniti scateneranno un potere immenso che porterà la conoscenza a tutti gli umani, a patto però che siano evoluti abbastanza da farne buon uso.

Attualmente però sono stati rinvenuti solo 4 teschi, che hanno ognuno dei misteriosi poteri magici; il primo ad essere scoperto fu nel 1926 nella terra dei Maya, esattamente nei pressi della “città delle pietre cadute” Lubaantun, la figlia del archeologo Frederick Albert “Mike” Mitchell-Hedges, trovò un teschio di cristallo che risaliva a quattromila anni prima, in condizioni perfette senza nessuna usura o graffio, il teschio pesava cinque chilogrammi. Dopo attenti analisi si scopri che il teschio era stato creato senza alcun attrezzo, si pensò che fosse stato modellato solo con della sabbia, ma per fare ciò ci sarebbero dovuti essere degli esperti artigiani, che avrebbero lavorato giorno e notte generazione dopo generazione, e ci avrebbero impiegato più di tremila anni per terminare l’opera. Il teschio inoltre se lo si guarda nelle orbite si possono intravedere dei fuochi e a volte ad un occhio più attento anche delle immagini, ma questo per gli studiosi è solo suggestione ed un effetto di luci creato dalla pietra.

Mu, il continente scomparso

Oggi vorrei parlarvi di Mu un continente scomparso che ebbe la stessa triste fine di Atlantide, molti studiosi a quel tempo fecero ricerche e vennero a conoscenza di fatti importanti, ancora oggi i geologi cercano qualche prova e le possibili cause dell’avvenuta scomparsa.

Mu circa dodicimila anni fa, esattamente nel periodo Giurassico venne sommerso da un gigantesco maremoto che finì per essere inghiottito dalle acque dell’oceano pacifico insieme ad Atlantide.
Molti studiosi cercarono delle informazioni su questo continente, il primo nel diciannovesimo secolo ad ipotizzare dell’esistenza di esso fu il zoologo inglese Philp L, Sclater, che scoprì un evoluzione biologico e ambientale delle coste dell’Africa, dell’India e della Malesia, il continente quindi avrebbe dovuto trovarsi nell’oceano indiano. Dal zoologo il continente fu nominato come “Lemuria” perchè tra le specie che ci abitavano erano popolari i lemuri. Questo ancora oggi non viene smentito dai geologi.

Preghiera mattutina per Iside

Iside dea della maternità e della fertilità, signora della luce e della fiamma, che i semi con un tocco di dita fa germogliare. Molti in tempi antichi, e forse anche oggi, veneravano questa bellissima Dea figlia di Nut e di Geb e moglie di Osiride, ogni alba, in tutti i templi e paesi, tra cui India, Europa, Inghilterra, sul fiume Nilo, davano il benvenuto e risvegliavano la dolce Dea, il risveglio serviva, non per risvegliare Iside, Dea sempre vigile, ma per risvegliare i templi i sacerdoti e le sacerdotesse e dare il benvenuto al nuovo giorno e ricordare che Iside era con loro sempre in ogni luogo e in ogni momento, per ricordare che il divino era intorno al loro.

In tutti i templi e in tutte le case veniva celebrata la preghiera mattutina, anche se le parole erano differenti ma il significato era sempre lo stesso, ognuno usciva di casa all’alba, ai primi raggi del sole e intonava la preghiera del risveglio:

Voci dall’aldilà

 I morti possono contattarci in ogni momento della giornata, con apparizioni o anche venendo in sogno. A chi non è mai capitato che un parente a voi caro vi venisse in sogno per parlarvi o per avvisarvi di qualcosa? Oggi, così, vorrei parlarvi del caso di una donna assassinata che voleva vendetta per la sua uccisione.

Il 21 febbraio del 1977 a Chicago fu assassinata Teresita Basa una fisioterapista filippina di 48 anni specializzata in problemi respiratori, fu trovata dai pompieri, grazie ad un incendio che si era appiccato nella sua camera da letto, accoltellata e nuda. I medici dopo aver analizzato il corpo scoprirono che sicuramente Teresita aveva aperto la porta di casa ad una persona che conosceva, che l’aveva presa da dietro, soffocata, e poi messa sotto il materasso e appiccato il fuoco con un foglio di carta per cancellare le prove, non aveva però subito violenze quindi non si spiegava il corpo nudo, nell’appartamento mancavano soldi e gioielli.

Remy Chua collega e amica stretta della Basa, fillippina anch’essa, due settimane dopo la morte dell’amica parlando con i colleghi dell’ospedale aveva comunicato che se non si scopriva l’assassino sicuramente Teresita glie lo avrebbe comunicato in sogno, così Remy era andata a riposare per la pausa, quando si svegliò davanti a lei c’era Teresita, la donna spaventandosi era scappata. Durante le altre settimane il marito Josè Chua, medico anch’esso, aveva notato dei cambiamenti evidenti nel carattere della moglie, da solare e socievole, Remy era diventata solitaria e malinconica com’era spesso Teresita, aveva degli attacchi di panico quando la mettevano di turno assieme ad un collega di nome Allan Showery, delirava durante le notti parlando in spagnolo, una lingua che lei non conosceva affatto, e ogni notte faceva il nome di Allan.

Psicometria

Gli oggetti possono raccontare la loro storia a chi è sensibile a questo, molte persone hanno questo dono innato che consiste nel toccare l’oggetto con le dita e raccontarne in breve la storia, da dove proviene, chi l’ha creato, delle immagini flash seguono nella mente di chi lo tocca come un film. Questo fenomeno gli studiosi la chiamano psicometria cioè la capacità di ricostruire la “storia” di un oggetto semplicemente tenendolo in mano.

La psicometria nacque nel 1841 grazie a un medico americano di nome Joseph Rodes Buchanan che già si interessava di “frenologia” la scienza che cerca di determinare il carattere di una persona osservando i movimenti del viso e la forma del cranio. Buchanan sperimentò con i suoi allievi questo fenomeno di psicometria, impacchettando alcuni metalli, gli allievi non faticavano a capire che cose fosse e lo stesso valeva anche per il sale, il pepe, lo zucchero e l’aceto. Secondo il medico la spiegazione stava nei polpastrelli delle mani che possiedono un “aura di nervi” che consente di capire il materiale, inoltre scoprì anche che le mani sudate rendono ancora più sensibili e in grado di captare meglio. Scopri poco più tardi che uno dei suoi allievi Charles Inman riusciva, toccando semplicemente una lettera a decifrare il contenuto e anche chi l’aveva scritta e chi l’aveva spedita, questo spiazzò Buchanan facendo crollare le sue teorie.

Le impronte del diavolo

Molti non credono all‘esistenza del diavolo, o almeno non crede alla personificazione di un uomo con le corna e il corpo da animale come viene disegnato molte volte con la coda e fatto di fuoco.

Facendo un po’ di ricerche mi sono imbattuta in un racconto che risale al lontano ‘800 in Inghilterra al quanto sconvolgente, chi crede nell’esistenza del diavolo rimarrà a bocca aperta e forse anche il più scettico si farà qualche domanda.

Siamo in Inghilterra nel’8 febbraio del 1855 in un piccolo paesino del Devon chiamato Topsham, quella notte aveva nevicato ininterrottamente, cosa al quanto strana dal momento che la città vantava solitamente di un clima mite.

Preghiera per il cammino verso la magia

 Oggi vorrei proporvi una preghiera per spianare la strada della magia. Molti di noi, specie chi è alla prime armi non si sente sicuro se intraprendere o meno questo cammino fatto di mistero e dalle mille sensazioni che alle volte mettono paura. Questo incantesimo è utile per assicurarsi sempre la protezione degli Dei, ma anche come aiuto per chiarire e illuminare la strada che porta alla conoscenza della magia. Ovviamente questo è solo un aiuto, non sperate che appena fatto l’incantesimo avrete la conoscenza dell’universo.

Incomincio col dirvi che dovrete già essere esperti del circolo magico, perché per questo incantesimo serve avere l’attenzione degli Dei e degli elementi.
Quindi aprite il circolo magico come siete solito fare, di seguito recitate:

I vampiri energetici

Tempo fa vi ho parlato del circolo magico e come aprirlo, è importante però sapere che delle posizioni sbagliate degli elementi o le frasi sbagliate dette possono portare a cose molto gravi. Oggi vorrei parlavi dei rischi che potrete avere facendo un circolo sbagliato. Innanzitutto devo spiegarvi che aprire il circolo magico è come fare una seduta spiritica, mentre lo aprite richiamate tutte le vostre energie, di conseguenza molti spiriti potrebbero essere attratti da questa ondata di energia e venire a farvi visita, sappiamo, inoltre, che gli spiriti si nutrono di energia per comunicare, quindi potrebbero succhiare la vostra energia vitale, essi vengono chiamati nel campo magico “Vampiri Energetici” appunto perché si nutrono di energia.

Questi “Vampiri Energetici”, che il più delle volte non sono spiriti buoni, senza una buona protezione, potrebbero prendere la vostra energia vitale lasciando il corpo prosciugato e di conseguenza inerme, questo nel caso vi succhi via tutta l’energia, altre volte però potrebbe succedere che non vi accorgiate nemmeno di essere vittima dei vampiri energetici, solo in seguito potrete sentirvi stanchi e senza forze, questo è il meno peggio che potrebbero succedere. Ci sono spiriti molto più maligni che, però, potrebbero giocare con voi, nel senso che entrano nella vostra testa e vi comandano cose orrende solo per un loro divertimento personale.

I misteri del film “L’esorcista”

 L’ esorcista film uscito nel 1973 girato a cura di William Friendkin un famoso ed eccezionale film horror di successo che sicuramente tutti voi avrete sentito parlarne, presentava come protagonista la ragazzina Linda Blair, Regan nel film. Molti incidenti ci furono durante le riprese del film, di questo vorrei parlare oggi con voi, delle misteriose scomparse e accaduti che si susseguirono durante le riprese, anche se il film fu portato a termine senza che nessuno si abbattesse o si ribellasse.

Il primo incidente avvenne presto, esattamente dopo due giorni di riprese sul set dove un cortocircuito mandò a fuoco gran parte del set, la spiegazione del cortocircuito non fu mai trovata e le riprese proseguirono. Un altro inspiegabile mistero fu quello della sparizione della statuetta del demone assiro Pazuzu, che di certo non doveva passare inosservata dato che era una enorme statua, anche questo lasciò molti dubbi e nessuna spiegazione. Durante le riprese Linda Blair si ruppe alcune vertebre della schiena ed Ellen Burtstyn (nel film la mamma di Regan) si slogò il collo cadendo. Tutto il set fu investito da seri incidenti, nove morti ci furono durante tutto il tempo delle riprese, tra cui l’attore Jack MacGowran, il fratello di Max Von Sydow, la nonna di Linda Blair, il figlio appena nato di un tecnico, l’addetto alla refrigerazione del set e altri di cui non se ne mai parlato.

Il vostro specchio per la divinazione

 Abbiamo trattato l’argomento dello specchio magico un po’ di volte e oggi vorrei spiegarvi come avere uno specchio magico tutto vostro, che potrete utilizzare sia per la divinazione sia per la proiezione astrale, cosa sconsigliata perché potreste sentirvi intrappolati nello specchio. Lo specchio va utilizzato solo ed esclusivamente per scopi magici, infatti lo dovrete tenere coperto quando non lo utilizzerete, inoltre se volete potete tracciare con olio psichico il simbolo della luna sul retro dello specchio. Ora, però, incominciamo a vedere come si fa uno specchio magico, innanzitutto trovate uno specchio rotondo in buone condizioni, dai 33 ai 75 cm circa di diametro, meglio uno con la cornice rotonda e nera di pietra di onice, sennò accontentatevi di quello che trovate purché sia rotondo.

Dopo aver comperato lo specchio( mi raccomando non tirate con il prezzo e non fatevi avere sconti), portatelo a casa e pulitene la superficie con un filtraggio di artemisia, che preparerete lasciando un cucchiaio dell’erba a bagno in circa 700ml d’acqua calda per tredici minuti; filtrate e lasciate raffreddare prima dell’uso.

Codice erbario

Vi è mai capitato di trovare nei libri di magia e incantesimi parole tipo “squame di drago”, o “sangue di toro” beh di certo non erano realmente riferiti ad animali, venivano chiamati cosi per chiamare e definire le caratteriste delle piante da usare.

Tempo fa non si sapevano tutti i nomi delle piante cosi le streghe erboriste inventavano nomi alle piante per identificarle. Di seguito vi scriverò i nomi più comuni che troverete nei libri antichi di magia.